Rassegna storica del Risorgimento
ZAMPETTINI GIOVANNI
anno
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1937
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pagina
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1538
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1538 Libri e periodici
PARLAMENTARISMO.
67. - G. PERTICONE, Regime e partiti politici prima e dopo la caduta della destra. Vicende
di partiti nel Parlamento e nel paese, in Nuovi problemi di politica, storia ed economia, a. VI (1935), n. 7-12, pp. 377-408; a. VII (1936), n. 1-12, pp. 1-50. Il Perticone espone, con ampia documentazione e larghezza di vedute, lo stato politico dell'Italia nel ventennio precedente laguerramondiale. Segue imaggiori esponenti parlamentari delle diverse tendenze e l'agitarsi delle masse di fronte ai Governi che si successero in un periodo agitato in culla nazione ricercava una sistemazione economica e politica dopo la soluzione del problema unitario.
PEPE (GUGLIELMO).
68. G. M. MONTI, Dal carteggio inedito di Guglielmo Pepe. Giuseppe Massari e Gugliel
mo Pepe, in Archivio storico per la Calabria e la Lucania, a. VII (1937), n. 1, pp. 41-68. Il Monti pubblica, con ampio commento, diciassette lettere del Pepe e quattro del Massari del periodo 1845-1851.
PIETRI (PIETRO MARIA).
69. E. MICHEL, Il senatore Pietri eia a Civiltà Cattolica (16*62), in Archivio storico
di Corsica, a. XIII (1937), n. 1, pp. 116-118. A proposito della polemica sorta in seguito alla pubblicazione dell'opuscolo del Pietri: Polùique francaise et Question italienne.
POLONIA - V. n. 37.
PRATI (GIOVANNI).
70 I. CALIGARIS, H canto di Giovanni Prati in morte di Urbano Ruttassi, in Alexandria, a. V (1937), n. 1, pp. 5-7. L'A. ripubblica e commenta l'ode scritta dal Prati nel 1873, dalla quale traspare la illimitata devozione del poeta pel Rattazzi.
PROTESTANTI - V. n. 76.
RATTAZZI (URBANO) - V. n. 70.
REGNO DELLE DUE SICILIE - V. n. 2, 18.
REGGIO EMILIA - V. n. 72.
REPUBBLICA CISALPINA - V. n. 58.
REPUBBLICA CISPADANA - V. n. 62.
REPUBBLICA ROMANA V, n. 7.
RIMINI - V. n. 46.
é
ROMA - V, n. 36, 4L
RÓZZI (GIUSEPPE) - V. H. 8.
DI BUDINI (ANTONIO). 71. - La politica affricana dei Marchese Di Rudinì, in Cornicia Rossa, a. XIII (1937), n. 4, pp. 86-89. Essa è illustrata dal discorso pronunziato allo Camera da Tommaso Cambray-Digny il 21 maggio 1897.