Rassegna storica del Risorgimento
ZAMPETTINI GIOVANNI
anno
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1937
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pagina
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1544
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1544
Vita dell'Istituto
che fu sindaco della citta ed ebbe il difficile compito di affrontare da una parte la ignoranza popolare e dall'altra l'ira del feroce Del Carretto, il quale, inviato in Sicilia da Ferdinando di Borbone, represse nel sangue i moti siracusani.
Dopo un colorito quadro delle condizioni della Sicilia nei primi lustri dell'Ottocento, l'oratore riassunse le pagine del prezioso manoscritto, tutto vibrante d'amore all'Italia e a Siracusa. In quella narrazione, stesa dal Pancali durante il suo angoscioso esilio, rifulgono specialmente le figure di Mario e Carmelo Adorno, padre e figlio. fucilati insieme con gli altri sulla Piazza del Duomo. Per questo il manoscritto del Pancali assume, a un secolo di distanza, un valore documentario di notevole importanza per la storia del nostro Risorgimento.
L'esposizione del cornili. Mauceri, ricca di dati, limpida ed efficace, avvinse l'uditorio, che ne coronò coi più. caldi consensi le parole conclusive. Si passò quindi allo argomento presentato dal consultore dott. Emilio Paolo Vicini: Vincenzo Borelli, notaio e causidico .
L'aver rogato, in qualità di notaio, l'atto con cui 72 cittadini dichiaravano decaduta la dinastia del fuggitivo Francesco TV, fu la colpa che condusse il Borelli al patibolo insieme con Ciro Menotti. Perciò il dott. Vicini ha creduto bene di studiare anche alcuni particolari, finora sconosciuti, della precedente attività notarile del Borelli quale si può ricavare dai suoi atti professionali. Il Borelli, notaio preciso e apprezzato, aveva una larga clientela. Tra i clienti erano molti gli ebrei, più o meno liberaleggianti e vi furono pure uomini insigni, come il generale Achille Fontanclli, e altri che avrebbero poi avuto parte cospicua nella Rivoluzione del 1831, come il Menotti il Maranesi, lo Zeneroli. Notevole il fatto che quattro volte fu suo cliente l'avv. Pier Ercole Zerbini, il suo crudele giudice futuro!
Il dott. Vicini fece pure notare una particolarità dell'uliimo sigillo notarile del Borelli, ove la strana rappresentazione dell'aquila contiene, come tutto fa credere, un simbolo an ti estense. E terminò, applaudito, augurandosi che venga collocata una doverosa lapide commemorativa nella casa di Modena, in cui il Borelli abitò e lavorò, probo cittadino e probo professionista, sino a quando la persecuzione ducale, ghermitolo, lo trasse al carcere e, poco dopo, al patibolo.
Parlò ancora brevemente il prof. Morselli, rilevando la speciale competenza del dott. Vicini, Conservatore dell'Archivio Notarile, nel trattare il suo tema, del tutto nuovo e anche utile a chi vorrà accingersi finalmente a scrivere una compiuta biografìa del martire. A proposito poi della comunicazione del comm. Mauceri, ricordò, come omaggio al chiaro oratore e alla sua Isola generosa, alcuni legami che unirono il nome di Modena a quello della Sicilia durante le lotte comuni per l'indipendenza e per la unità politica: più luminoso di tutti il sacrificio di Francesco Montanari, caduto nella battaglia di Calatafimi e più grande che mai nella morte.
Chiuse l'adunanza l'avv. Miani, il quale ringraziò gli oratori e incitò i soci a proseguire nell'attività finora svolta, secondo le direttive di S. E. De Vecchi, invitandoli infine a prender parte al prossimo Congresso di Roma.
Merita di essere segnalata la attività di molti soci del Comitato, i quali con articoli e pubblicazioni varie fanno oggetto dei loro studi il Risorgimento modenese.
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PISTOIA. - Prosegue l'opera di organizzazione del Comitato stesso e la preparazione di un Museo del Risorgimento presso la Biblioteca I- ortegucrriana.
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SALERNO, - Il Comitato ha una propria sode presso la quale si è costituito il primo nucleo di una biblioteca del Risorgimento. È allo studio un programma di