Rassegna storica del Risorgimento

LIONE (COMIZI DI) ; CUSTODI PIETRO
anno <1938>   pagina <55>
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Cinquantaquattro lettere intorno ai comizi di Lione, eco. 55
lamentando che solo dopo cinque giorni di arbitrario arresto in Castello, il generale Ledere lo avesse trasferito nelle carceri del palazzo di Giustizia inviando al Direttorio formale lettera di accusa. Citava poi, dal Pensiero di Governo del Barère: ... nel giorno in cui la libertà di stampa sarà violata, la monarchia o qualche cosa di peggio veste la forma della repub­blica e si può allora domandare dove sono i censori per i libri, la Basti­glia per gli autori, le leggi penali per il pensiero . Fu assolto dal reato di aver cercato di fomentare la disunione tra le truppe francesi, non­ché di avere compromessa la libertà.ed ispirata la diffidenza e, atteso il sofferto carcere, lo si ritenne bastantemente corretto per le espressioni rilevate nella ridetta memoria, offensive le Autorità francesi e cisal­pine . :
Durante i 13 mesi della occupazione austrorussa, contrariamente a quanto dissero i suoi biografi, non emigrò: si tenne da parte. Qualche sicura amicizia nella Commissione di polizia e la sua passata costante attitudine di opposizione ai Francesi gli valsero per far dimenticare la sua indubitata qualità di patriota e nonostante le frequenti minacce e i falsi allarmi potè rimanere senza incidenti a Milano, a Galliate dove si recò per la morte della madre, sul lago di Como ove fu a villeggiare. E, acuto osservatore, annotava quotidianamente i fatti cui assisteva e le voci che raccoglieva, argutamente commentandole nel suo Giornale che fu da me rinvenuto, confuso tra le carte che legò all'Ambrosiana.
La vittoria di Marengo riaccese le illusioni a tutti i patrioti più fervidi che risfoderarono la loro eloquenza irruente e violenta, ma i tempi erano cambiati anche per loro. Lo nota con soddisfazione il cano­nico Mantovani: Anche i così detti patrioti, capo dei quali era il citta­dino Custodi, si portarono a complimentare il Primo Console col farli varie petizioni analoghe al loro modo di pensare. Gli accolse con fred­dezza e senza entrare in materia con aria dittatoriale disse di aver portata la libertà e indipendenza alla Repubblica Cisalpina. Voleva che il culto cattolico venisse rispettato, che chiunque avesse ardito di fargli oltraggio sarebbe stato fucilato. Soggiunse che i partiti per opinione ormai dovevano avere il loro termine e che ad ogni costo voleva la pace e la tranquillità dei cittadini. Indi si assentò dalla sala e la comitiva patriottica non si mostrò troppo contenta della ricevuta accoglienza
1} Voi. voi. pubblicato dui Custodi insieme alla sua difesa, 31 marzo 1798, Milano, Mainardi. Il n. 36 dal Monitore, del 31 marzo, 11 germinale-anno VI, pub­blicava : Avvisò, Il 12 germinale il cittadino P. Custodi, altro degli estensori, è stato dimesso dalle carceri alle ore 9 dì questa mattina.