Rassegna storica del Risorgimento

LIONE (COMIZI DI) ; CUSTODI PIETRO
anno <1938>   pagina <59>
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Cinquantaquattro lettere intorno ai comizi di Lione, ecc. 59
Estratto di lettera del cittadino deputato Claudio Riva, Vicario del Vescovo di Como al suo fratello Pietro a Como, Da Lione, 11 dicembre 1807.
...Approfitto di un momento di libertà che mi ha lasciato il mio compagno dal quale è stato occupato in iscriver lettere tutta la mattina runico tavolino che sì trovi nel nostro grande appartamento, per significarvi che sarete certamente impiegato. Melzi, come sapete Presidente della Sezione degli ex Austriaci, ha nuovamente parlato con termini di molta stima di voi a D. Alessando Tolta. Gli sarà tanto pia facile il compiacervi, quanto che il vostro nome è stato dato in lista da tutti i Comaschi, per quanto io credo, ni uno eccettuato, ed inoltre da moltissimi Deputati degli altri Dipartimenti, dai quali mi è stata chiesta notizia dei soggetti del mio paese propo­nibili per gli impieghi della Repubblica. Io non credeva che mi convenisse di proporvi, ma avendomi detto D. Alessandro Volta che ciò non era proibito dalla legge, non solo ho scritto il vostro nome, ma ho avuto l'impudenza di dettarlo ai Vescovi di Lodi e di Cremona senza però dire ad essi né ad alcun altro che mi foste fratello. Vi era chi voleva nominarmi, ma io mi sono opposto, dicendo che gli Ecclesiastici non sarebbero stati accettati, il che mi ha procurata l'onorifica distinzione d'essere il solo tra i Vicarii Generali che non abbia avuto alcun voto. Volta, beneviso a Bonaparte, ai due Ministri dell'Interno e dell'Estero di Francia, e al C.te Melzi sarà probabilmente Senatore con 40.000 lire di soldo. Lo sarebbe anche Odescalchi se avesse compita l'età di quarant'anni per quell'impiego voluta, onde dovrà accontentarsi di essere Consigliere di Governo col soldo di L. 20 mila. Nella mia ultima lettera vi avevo data la più. fondata speranza che sareste stato ascritto tra i Legislatori; ora in vista di voti unanimi di quasi tutta la Sezione degli ex Austriaci vorrei lusingarmi che sarete voi pure Consigliere. L'avervene procurata una gran parte è la sola buona che sin ora abbia potuto fare in Lione...
IV.
Estratto di lettera di Marni a Giacomo Foscarini a Venezia. Da Parigi, 28 /rimale X', 19 dicembre 1801.
..SI destino di Venezia pare che non sia deciso ancora. Si crede che la soprave-nienza di qualche cambiamento possa far cambiare di faccia allo stato attuale delle cose. I risultati del Congresso. d'Amicns potranno dar moto a questi cambiamenti, che se contribuissero al miglior ben essere di quell'infelice paese, ne provarei lo stesso piacere niente meno che se ai trattasse della mia Patria stessa.
Il Generale Lannes ha provato in questi ultimi tempi molte peripezie, ma finalmente e stato destinato Ambasciatore in Portogallo, e partirà a momenti a quella volta.
Il Generale Murat arrivò qui ieri l'altro improvvisamente. Nulla si dice per ora di Luciano Bonaparte. Nulla si parla egualmente del Presidente della Cisalpina. Vi sono delle voci che dicono che sarà stabilito un Vice Presidente e che la nomina si farà a Parigi, come ancora delle altre cariche, e che il congresso si ridurrà a una pura formalità..