Rassegna storica del Risorgimento
JOSEPHSTADT ; LUBIANA ; CAVALLETTO ALBERTO ; MANTOVA
anno
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1914
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pagina
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26
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26 Giuseppe Soìitro
per malattia, passava all'ospitale militare della città dieci giorni di beato e tranquillissimo studio, attenuato quotidianamente da due ore di passeggio nel giardino . E vi si sarebbe trattenuto di più con assai giovamento della sua Salute, anche per poter imprendere una serie di bagni freddi ordinatigli dal sanitario, quando all'improvviso per dar luogo agi'imbiancatori della stanza che soletto e pacifico occupava, dovette ritornarsene nella fortezza nella sua cella troppo angusta e popolosa .
Conforto grandissimo durante la sua prigionia a Josephstadt, come già a Mantova, furono le lettore e lo studio. .Nelle lettere alla sorella erano incessanti e pressanti le domande di libri unico mezzo per mitigare la malvagità della mia situazione.8 Spesso si trattava di libri già esistenti nella sua biblioteca privata a Padova, ma non rade volte di acquisti nuovi; e in questi casi sentiva rimorso di pesar forse troppo sul bilancio della sorella e se ne scusava, lasciandola arbitra di accontentarlo o no, L'ignoranza in cui sono delle tue condizioni economiche le scriveva forse cattive per le gravi spese che finora ti ho costato e per la probabile inesigenza degli affitti delle nostre case, anche per i s-questri 'e per l'imposizione delle tasse processuali, mi fa inconsciamente importuno nelle mie ricerche. Io procurerò qui di compensare i tuoi danni col risparmio, senza trascurare i riguardi della mia salute.8
Figurarsi se i'aii'ettuosissima Eosa non s'affrettava a soddisfare i desideri del fratello, mandandogli tutto ciò che domandava-, e più ancora, aiutata in quest'opera pietosa [e non con libri soltanto, ma con ogni specie di doni] dalla fraterna generosità degli amici, tra' quali-, oltre il Goletti, il Barbò-Soncin e sii Cerato, ricordo l'mg. Filippo Fanzago.4 Bisogna convenire che sotto questo aspetto i carcerati di Josephstadt godevano della maggior libertà e sicu-
Lettera alla Bordila del 80 maggio '5<k Museo civico di Padova, Archivio Cavalletto, B. n. 3261. Lutero atandasims eto.
Lftfcfc. alla, sorella del 22 dicembre 1853. Ivi. 3 Ivi.
* Molti libri orano a tati inviati al Cavallotto on po' alla volta anche nel carcere di Mantova, e di questi, alla partenza, egli aveva steso una diligen-tìBsima nota, spedita poi alla sorella con una una lettera affiatale del 14 moggio '53. (Museo citrico di Padova, B. n. 8261). Sono 61 opere, alcune dello quali in pareooui volumi, italiane a latino, di letteratura e di scienza.