Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno <1917>   pagina <12>
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stanza dalla morte di lei, mi servono di guida per tracciarne breve­mente la carriera artistica.
La Malanotte imparava da prima quel poco di musica che gene­ralmente si ritiene indispensabile per completare l'educazione di una fanciulla di ci vii condizione ; ma la naturale sua inclinazione all'arte s'impose ben presto all'attenzione di quelli ch'ebbero occasione di sentirla. Si narra tra altro che Paisiello sentendola per caso can­tare in Verona restasse meravigliato della bellezza della sua voce e della correttezza del suo canto e desiderasse conoscere il maestro che l'aveva istruita, il quale altri non era che un povero e oscuro musi­cante della cattedrale.
Sventure e ristrettezze domestiche decisero la Malanotte a trar profitto del dono che aveva sortito da natura e a darsi al teatro. De­buttò in patria nel 1806, e tanto piacque che subito dopo fu scritturata pel teatro di Brescia, e di là corse trionfalmente i principali teatri d'Italia, da Torino a Napoli. Fino al 1813 però la sua bella voce di contralto, dall'espressione energica e tenera insieme, non aveva potuto mostrarsi in tutta la sua pienezza per mancanza di un'opera adatta a' suoi mezzi vocali. Volle fortuna che in quell'anno appunto ella s'incontrasse a Venezia con Rossini, che appositamente per lei scrisse il Tancredi. La prima rappresentazione fu data in quel carnovale alla Penice, e la Malanotte trionfò. Da quell'anno, scrive il Fètis, elle prit rang panni les meilleurs canta trices et se fìt entendre avec succès à Turin, a Gènes et à Naplés.1 Ricorda lo Zanolini che la famosa aria di tanti palpiti, cantata dalla Malanotte con espressione dol­cissima, sollevava ogni volta l'entusiasmo della moltitudine, che uscendo commossa dai teatro la ripeteva per le calli e i canali della pittoresca città? se lo Stendhal narra che quella deliziosa cantilena, co­nosciuta sotto il nome di aria dei risi perchè composta da Rossini mentre si cuoceva la sua minestra di riso, è dovuta a un capriccio della Malanotte, elle si rifiutava di cantar quella che il maestro aveva prima musicalo/'
ÌNel carnovale del 1831 sollecitata dai suoi concittadini, la Mala-notte cantò a Verona, e a rimeritarla le fu coniata una medaglia col motto Al cantar che nell'anima si sente . Oltre che per la squisi-
Op. .cft, tomo "VT, pnr8ff
4 :Àim>:WC*55A!HOja Boésini. Bologna, Zanichelli, 1875
Vie do Kossfnh :PàL'iB,i .Oftlmaiwi-LtSryi pag. 43, 44 - ufo anche : Omo Mo-NALDI, Cantanti celebri M WWÌP- W- B*m. WP Antologia, pag. 8t