Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno <1917>   pagina <13>
immagine non disponibile

Nuovo contributo alla storia dei processi del 1821 10
tezza del canto ella era apprezzata per l'azione drammatica/con eli l'accompagnava e che formava di lei un'artista perfetta,1
Una malattia cerebrale che l'assalse nel 1821 lasciava traccie pro­fonde nel fisico dell'eletta artista, che doveva spesso cercar lunghi riposi per rimettersi. Gli ultimi trionfi ella raccolse a Bergamo e a Bologna nel 1823; ma il Pètis dice però che elle ne parut plus que l'ombre d'elle mème. Dopo d'allora, giovane ancora (aveva 38 anni) lasciò per sempre il teatro.
Nell'autunno del 1832 trovandosi a Salò sulle rive del magico lago su cui aveva trascorso tanti anni felici, ammalò gravemente, né più si riebbe. Curata amorosamente dal conte Luigi Lechi, morì nel dicembre a 47 anni, e fu sepolta nel cimitero salodiano, dove tra il zaffiro del-l'acguaelo smeraldo delle circostanti colline, la mortesembra meno triste.
*
Dove il conte Luigi Lechi abbia incontrato per la prima volta l'oc­chio affascinante della vaghissima donna, io non so dir con certezza ; probabilmente fu a Verona, dov'egli si recava spesso e dove contava numerose amicizie; certo è che nel 1816 il suo amore era pubblicamente noto, e noi abbiamo già visto uno scambio di lettere fra il Presidente del Buon Governo e l'Auditore di Livorno sulla presenza colà della giovane coppia.
Parimenti è cèrto che lunghe dimore, fra un teatro e l'altro, la Malanotte faceva col marito e coi figli nell'Isola del lago di Garda che il Lechi aveva comperato nel 1817 da .Giovanni Fiorentino di Milano.2
1 ffloglìo dì Teroua dell'Il aprile: ,n. 4ì - Do unii nottolini ài polite gra­tulatorie dedicate alla Muluuotte, e .conservato nella Biblioteca Comunale di Ve­rona, rilevo ch'ella cantò in pàtria fi volte* nel 1805: nella Berenice in Roma, nel 1808 noi Giulietta a Romeo e Le Vergiti del Sole e nel carnovale-del 1821, Il pALtiaitom. {Sjiattwali melodrammatici e coreografici rapprpueufati<* jpadoea noi teatri OMSSh Movale del Prato dàlia Valle) informa cipòlla cantò nel Teatrojtfùovó per la fiera del Santo del 1813, l'opero tm contadina (ìtesurra. del maestra; Giu­seppe Farinelli..
* Il più antico nome dell'isolo ò 27<Mm;<vItnmÌaBenno! la chioma Giorgio Jodpco nel suo poemetto Benacus (Verona, apud Ani Puleolmn, 1546, pag.56) e eoa -questo nome è segnata nelle pift;oniiòh oorte geografiche del lago. Fondatovi li convento francescano, fu chiamata <Isola dei frati; acquistata, dal Lechi, ebbe il nomo di Isola Lochi. Venduta dal conte Luigi nel 1837, al fratello generale Teodoro, passò poi al Demanio, e successi vomente in altre mani, e finalmente In quelle dell'attuale proprietario principe Scipione Bongheàe. '{Dfr. il mio libro Jt lago dj Garda. Istituto d'orti grafiche, Bergamo, 1904, tiag,.4. .unmio articolo * Isola di Garda in Illustrazione Bmmw* *- gennaio Iì)04)i.