Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno <1917>   pagina <17>
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Nhto-oo contributo alla storia dm cromai del 182i 17
L'i. r. delegazione di Brescia riferiva ohe il conte Luigi Lectoi corteggiò la celebre cantante Malanotte, moglie di certo Montresor, uomo di condotta morale riprovevole e di piincipii politici assai pie-giudicati . Soggiungeva che coltivando detto Leoni lettere greche e scienze naturali, convenivano presso di lui air Isola dei Prati li­berali la maggior parte infetti da massime avverse al Governo fra i quali gli Ugoni, lo Scalvine ài-conte Giovanni Arrivacene, e che a cruelle riunioni assisteva pure il MoMresor,. ch'era sempre presso di lui .
Paolo Bigoni * depose che un giorno del 1821 il medico Zola I si recò da lui a Chiari e gli confidò che andava a Milano per conferire col Lechi di cose politiche. Aggiungeva che dopo l'arresto di alcuni bresciani, corse voce che anche il LecÉÈ sarebbe arrestato e che gli parve che Zola nominandolo Io;chiamasse il generale.
Il conte Rechiedei additava il LecM ira quelli itagli riteneva informati dei moti del 1821, e ciò.: per la percruisizione lattagli al-Visota, e perchè amicissimo lei' Catelli tigoni considerati come capi della Federazione:.*
La polizia di Venezia nel dare informazioni sul conto di Ales­sandro foni direttore della -Tipografa. Mainardi di Verona, indivi­duo pericoloso in linea politica, già icpmpromesso per la clandestina introduzione di stampe allusive al Bonaparte, aggiungeva che gli era stato negato il chièsto permesso di aprire in Verona tipografia e libreria, per le quali vuoisi che: il Lechi gli somministrasse il ca­pitale.1
roso di un. mutamento politico e favorevole al sfetoina -coétótiusionale. (AraM'eio di Siato di Milano. Costituti ;dj Lodovico Ducco Costituto undicesimo (13 marzo 1823'
1 Paolo Bigoni di OhUtti. arrestato in Brescia il 5 giugno 1823 e tradotto la sera etossa a Milano davanti alla Commissiono spedalo di. lAi istanza, fu una delle, figure più insignificanti del processo bresciano. Tratto nella cospirazione contro stia volontà, fini col confessare, senza la menoma resistenza,, fatto ciò ohe sapeva e a compromettere così. raoM de' suoi conoittadini.
9 II doti. Giuseppe Zola, medico a Oonoeslo, amicissimo di Luigi Lechi, appas­sionato naturalista, dopo la sua chiomata a Milano davanti alla Commissione, fuggiva In fàvtoera, dove si suicidava nel 1831 per un amore infelice*
a XI ; conto Pietro Reohiedel di Brescia era stato aggregato alla Federazione dal conto ìhiuoo. Durante ìl processò Senno tori, contegno tranquillo e dignitoso, e pur ammettendo la sua appartonowsa alla soefe/à, non rivelò nulla di nuovo, nò compromise gli amici.
' Di Alessandro Torrii veronese (n. 1780 - m. 1801), letterato e benemerito specialmente peVswdsJovoi* fflusMiìt veggwd:; 0Jtaj8Bn>i> BÌADBCO, ÌM domina<
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