Rassegna storica del Risorgimento

1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno <1917>   pagina <22>
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e la sua gratitudine e la promessa solenne *étt cooperare fedelmente aUe viste del governo, da cui ripeterebbe la sua sociale esistenza, Io renderebbero sotto più aspetti utile alle ròste dello Stato, ravvisan­dosi nell'apparente di lui franchezza una sufficiente garanzia di questa. promessa.
Ora in un'inquisizione sì vasta continuava ilSalvotti fa d'uopo aver delle confessioni da coloro che nulla avendo dia temere, non sen­tono il ribrezzo di tutta far conoscere l'ampiezza del male; ciò che giova immensamente, specialmente nei delitti dello Stato, ov'è oppor­tuno di smuovere la fermezza dei rei, onde spargere la diffidenza ed incutere un salutare terrore ai futuri macchinatori.1
La Commissione approvava all'unanimità le conclusioni del rela­tore doversi cioè rassegnare all'i, r. Commissione speciale di 2" Istanza il proposto rapporto implorando un sollecito Sovrano Rescritto che serva di norma nelle future operazioni della la Istanza, essendo som­mamente importante che queste propalazioni si ottengano in breve. *
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Il Lechi intanto era attivamente sorvegliato dal delegato di Ve­rona, in esecuzione agli ordini della polizia di Milano e di Veneaa. La qual ultima, sotto la data del 30 giugno 1823, sollecitava quella dì Milano a fornirle precise istruzioni sul contegno da tenere verso il Lechi, enumerando i molteplici mezzi di fuga che egli aveva a sua disposizione qualora avesse voluto effettuarla. La polizia di Milano a sua volta, a scarico di responsabilità, sottoponeva il caso alla Com­missione di 1B Istanza pregandola dei suoi lumi. E la Commissione, tosto adunata in Camera di Consiglio (1 luglio 1838), udita la rela­zione di Salvotti, che pur riconoscendo ancora mancante quello squi­sito indizio legale che potesse determinare all'aprimento della speciale inquisizione opinava esser opportuno un arresto precauzionale per impedirne la fuga, conchiudeva all'unanimità doversi ordinare la tra­duzione del Lechi a Milano per esservi esaminato.8
1 Non rad par necessario rilevare l'immoralità dalle massime bandite dal Sai* retti, degne in tatto di un giudice austriaco.
'* Archivio 4f>.8MQr0 WÌÈW.i Protocollo delle Sessioni , vo:l.B,;.S"es-s. H. 05* da foglio 30 a 4D..Per debito di giustizia osservo qui che il consigliere dottor Tjuigi de Boncr, membro della Commissione di I" Istanza, nell'unirsi alle conclu­sioni del relatore, dichiarava di dare il proprio voto in via di mera convenienza, ed onde procurare nn maggior sviluppo all'inquisizione,, ritenendo ohe un tale passo non è appoggiato alla legge (Evi),
8 Archimi di Stato di Milano. Protocollo delle Sessioni , voL n, SCBS. N. 96, fol. 340, 841.