Rassegna storica del Risorgimento
1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno
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1917
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Nuovo contributo alla storia dei procedei del IBM 31
intendessero i Federati di formare un regno solo, io neppure Io credo ; probabilmente le: loro aspirazioni si limitavano, come opina anche il Bersano, alla risurrezione del.Regno italico nei limiti in cui era press'a poco ai tempi napoleonici, senza escludere però che, sotto determinati vincoli e con determinati rapporti, vi potessero aderire anche gli altri Stati.1
Informa ancora il Buccelleni che il conte Lechi oltre di esaere un attivo ma cauto propagatore della Federazione italiana nel Bresciano, e per ciò legato al Confalonieri ed al Borro, irà anche in relazione con la Società segreta dei Sublimi Maestri Perfetti che aveva il suo centro oltre Po, e spiega anzi con ciò la frequenza dei viaggi di lui a Bologna e le lunghe dimore che vi faceva.
Il Sandonà, poggiandosi a un documento sequestrato all'Andryane dalla polizia di Milano, e da lui rinvenuto in un archivio di Stato di Vienna, erede di poter affermare che la Società dei S, M. P. fino dal 1812 si era fusa con quella dei Federato!a il che, se fosse, escluderebbe senz'altro la possibilità della contemporanea appartenenza del Lechi alle due Società. Il Bersano invece, facendo le sue riserve e sulla fusione e sulla data, ritiene che nell'epoca a cui i processi si riferiscono, vale a dire ai 1821, la Società dei S. M. P. non soltanto era ancora staccata da quella dei Federati ma ne era anzi la dirigente* E poiché noi non abbiamo motivo per dubitare delle affermazioni del Buccelleni, che si riferiscono appunto a fatti accaduti nel 1821, così noi troviamo anche in esse una prova indiretta a favore delle conclusioni del Bersano.
Il Buccelleni parlando dell'operosità settaria del Lechi. ci dice che oltre che a Brescia egli cercava e faceva proseliti, nella Riviera di Salò e nel Veronese; e da altra fonte noi conosciamo che ne raccoglieva anche nella Val Sabbia per mezzo dell'avvocato Bazza, e nella Val Trompia
* Questo concotto apparisce coloro anche nelle deposizioni del barone Francesco Aree Jmointji 3T qtìitltì riferendo l discorsi tenutigli 3 pàcchio, dice che l'Italia, dopo la rìua'tii'lia della rivoluzione e l'adozione doli costituzione spagnuola, avrebbe dovuto esser divisa in tre partii là prima a settentrione, dalle Alpi all'Appennino, sotto il principe di Oattfgnano coi titolo di Regno d'Italia sottenlrionale >} la seconda, a msZzogioeno, comprendente il Bugno di Bapoli fino ai. confini della Toscana verso la Romagna; la terza* nel éenteo, formato dalla Toscana nei limiti ohe aveva allora, (Archivio di Slato dì Milano, Costituti di Francesco Aroso Im-clnl. Costi tato HI, Risposta N. 72, Fessa K. 950).
* Asrosao SASPQÉ, ffontribato aita stòria dei processi del ventano -a. detto Spielberg in Il RtHorgìmcnla italiano anno IH, taso. 4, pag. 578 e. seg.
Àncora a proposito di Federati* di AMfi, già eli. pag. 444 e seg.