Rassegna storica del Risorgimento
1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno
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1917
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pagina
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33
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Nuovo contributo alla storia dei processi del 1821 33
il Buecellenì, non inferiore socialmente al Pucco, esigendo da lui un giuramento ohe conteneva la promessa del segreto e l'obbedienza cieca al suo capo, comunicandogli i segni di riconoscimento e la parola d'ordine della società, promettendogli infine gradi più eminenti qualora sappia rendersene degno con l'efficacia della sua propaganda. Ora, i due modi di aggregazione, cosi diversi l'uno dall'altro, presuppongono necessariamente vincoli e relazioni con organismi diversi ; non è ammissibile che siano abbandonati agl'arbitrio o al capriccio delTaggregatore, e neppure che siano diversi secondo la qualità e il grado sociale dell'aggregato, che se così fosse mancherebbe uno dei caratteri essenziali della setta.
Osservo inoltrecome gli aggregati dal Lechi fossero tutti uomini energici e risoluti, preparati ad ogni sbarraglio e a mantenere il segreto a agni costo, non sognatori e utopisti come quelli del gruppo del Ducco ; e ciò non soltanto, credo io, per una maggior prudenza e perspicacia dei capi nella scelta, ma anche e sopra tutto, perchè stretti da vincoli e da relazioni settarie più rigorose e severe.
Parecchi di essi, dopo i primi arresti, riuscirono a sottrarsi con la fuga alle unghie della polizia, albi rimasero, fidando di restare ignorati ; ma arrestati alla loro volta per la denunzia dei compagni più imprudenti e più deboli, si mantennero tutti (unica e triste eccezione il Buccelleni) fieramente impavidi e incrollabilmente negativi fra le strette dell'inquisizione, riuscendo per questo soltanto a sottrarsi agli orrori dello Spielberg.1
1 Fra L t'uggitivi notoriamente appartenenti al grappo del Iieclii, ricordo il medico Zola, il Panigada, il prete G. B. Passerini, il prete Pietro Gaggia e l'avvocato Guglielmo Franoinetti ; fra i rimasti e arrestati : il colonnello Silvio Moretti, l'avvocato G. B. Bazza, l'avvocato Mazzolili, il colonnello Giuseppe Ventura.
Bel Zola e del Panigada no già dato brevi notizie più indietro - lì Passerini nacque a Casto di Val Sabbia nel 1793. Fa insognante nel seminario di Brescia,, scrittore elegante e filosofo. Fuggito in Svizzera, gettò l'abito da prete e prese moglie. Mori a Zurigo nel 1864 lasciando tutta la sua biblioteca alla Querìniwd
di Bresoia,
D pesto Pietro Gaggia fu oollega d'insegnamento del Passerini nel seminario bresciano e come lui, dopo la fuga, si spretò e prese moglie. Fissatosi a Bruxelles, ebbe dal marchesi Aroonatì, profughi anoh'essi e dei profughi italiani soccorritori pietosi e munifici, i mezzi necessari per aprirvi un istituto di educazione, dove Insegnò lingua greca, avendo per oollega nella cattedra di filosofia Vincenzo Gioberti. Morì in Anversa nel 1849.
L'avv. Guglielmo Franoinettl (in alcune corto Franffimttf) fuggito a Bruxelles, insegnò lingua Italiana e diritto pubblico In quel collegio Vandermalen. Bifiutata