Rassegna storica del Risorgimento
1821 ; LECHI LUIGI ; PROCESSI ; CARBONERIA
anno
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1917
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pagina
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37
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Nuovo contributo alla storia dei processi del 1821 37
pitano e promisegli che lo avrebbe promosso ari un grado più emi--< nenie e ohe intanto facesse dei federati senza manifestare il mistero, esprimendosi Lecolii (sic) col Bnecelleni con queste precise parole : in questo fate voi, ognunapernia sé ed io non voglio sapere nemmeno U noma, facendogli però conoscere1 die era prefisso il numero di 4- proseliti, che potevano farei Capitani; ma che se avevano altri oppor- toni, potevano oltrepassare: il numero ed in proposito si lagnava Lecchi (sic) degli Ugoni perchè fossero troppo corrivi e poco cauti. Dopo di questo colloquio dice Bucceileni di non averne avuti altri col Lecchi (sic) che si ritirò alla sua Isola allorché si ebbe il primo sentore delle sconfitte dei Napoletani, e che faceva solo di sopiato (sic) delle momentanee gite in Brescia nelf intervallo di I o io giorni. Esso poi lo rivide in Brescia una volta, che si parlò della disfatta ' del principe di Gang-nano, per la quale si mostrò abbattuto ed uscito di speranza, ed altra volta nell'Ateneo di Brescia. Asserisce Buccel- leni che non penetrò egli le leggi ed i progetti, del Federalismo, ma che esso comprese dai discorsi di Lecchi (sic) che lo scopo era di tentare una Federazione di tutta l'Italia* di promulgare la Costitu- zione Spagn noia, di unirsi coi primi sollevati armati che potessero influire sulle Provincie Lombarde, di aggregarsi al Governo Pie- montese, e se fosse opportuno di offrire il dominio anche ad un Principe Austriaco purché aderisse all'intento. Si risovviene Buccel- leni che Lecchi (sic) gli disse esservi due Società Italiane, cioè una Piemontese col nome di Federalismo, e! l'altra con titolo diverso che aveva centro oltre Po, e segnatamente a Bologna, che agivano di concerto. Osservò che Lecchi (sic) dimorò lungamente a Bologna, più volte seguendo la Malanotte, e che quindi doveva avere in quella città estese relazioni ;a che i Federali sarebbero stati tassati d'una mensile somma, la quale unita alle offerte dei pMi ricchi avrebbe formato il fondo per le spese preparatorie, e che il centro in Milano disponeva delle grandi somme approntate; che si sarebbero nomi-
onore e costanza . Ritenuto corno esatte le raformusnoni del RinalrUni, e queste del Bucceileni, non BI capisco coma il lpcihl, capo del 2? centro, Cosse a Un ano aggregato le parole proprio dell'altro gruppo. Ma non è questa la sola contradìzione eoo s'incontra nello studio del procèssi del '21.
i J] superfluo rilevare l'inesattezza della parola disfatto attribuita al Cari-
gnano.
ì Questa seconda società, oon suo centtò a Bologna, dovrobVeseere appunto quella dei S. M.P.H conte Leoni legato ad essa e insieme alla Federazione, faceva proseliti, per tntt'o due* diverso negli ordinamenti, ma concordi nel fine da raggiungere.