Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <55>
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termine di quarautott'ore, la città,, ÌK ottl senso percorsa da drappelli di fanterìa, di cavalleria di biaÉfc
t maggiori responsabili e partecipi della sommossa cercarono di sottrarsi aìlè irleerehe della polizia; Domenico Piva, nascostosi in oneasa dei Ghetto, non ne usciva che il giorno 11 per prendere caiir temente la via di Rovigo* q;ve ipinto, WiM padre, preoccupato di un possibile arresto, mandato con molte raccomandazioni di prudenza presso una famiglia amica nel vicino comune di Costa. Ma la pru­denza non era una virtù dei giovani di quel tempo ; ed il giovane rivo­luzionario, invitato a raccontare quanto aveva veduto a Padova, non sì lasciò pregare, e disse Meiic Aguale jparte fosse stata la sua nella tra­gica giornata in cui aveva; avuto, j) battesimo del sangue; senza pen­sare che tra la gente intenta a quei racconti, si sarebbe potuto trovare qualche zelante spia.
Infatti la spia era presente: ed il gteàne patriota, il giorno 15 di feb­braio, al suo ritorno in Rovigo, mentre attraversava la piazza nell'ora del più vivo fervore del settimanale mercato, veniva tratto in arresto da una squadra di sei birri agli ordini dell'ispettore di polizia Vigani e tradotto nelle vicine carceri, ch'erano allora nella Piazzetta, ora Piazza Garibaldi/8otfeì*accusaM aver ucciso di pugnale un umciajcaustriacoj ' 4, vfjjg costretto-. a "vlva l'orza il custode dell'adèrsi lie. consegnare le cHÓTi dei lifepipft É, arar suonatoli, campana -a storino.a Come si vede, le accuse erano eccezionalmente gravi e tali da far prevedere la sorte che-sarebbe toccata all'arrestato, cui nel carcere non fu rispar­miato secondo un'Indegna consuetudine, l'oltraggio della comunanza con malfattori incalliti di sorprendere il segreto dei prigionieri po-ltlici. Ma Domenico Piva seppe sfuggire alla vilissìma insidia con tale accortezza {Se; i compagini di muda finirono col credere d'aver a> éhe fare con un peggi or bìtlpiffiic-j di loro, pratico dei costami della galera." Tuttavia la più intensa trepidazione era nella famiglia e tra gli amici: il povero Domenico sarebbe 'Stalo;fu.cUato o impiccato Jióà altrimenti avrebbe scontata la giovanile audacia...*
il j. jftawf Memorie mnhoficritte, pagg. 14. Tali Memorie, furono comtnojnte a scriversi il 3 di macao del 1861 In "jcdlli.
! Ibidem, pag..Qì
* Xbìtlwni, pwg, 5.
4 In -ift ietterà' lièi tempo, rinvenuta fra le nitro carte di famiglia, sono passi come 1 seguenti: < Molti Bono gli umsli ina tutti soggetti all'autorità- poli* tiea perchò da ossa ordinai. ifi vero ohe essa ha involti iutiii gli arrestali nella prò-