Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <57>
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Un volontario garibaldino hi
a spese altrui ; il mutamento di governo Gii inteso da costoro come la sanzione delle libere violenze dei male intenzionati, che si sostituivano alle prepotenze delle vecchie autorità decadute, onde i più foschi pen­sieri di rapina attraversavano la mente dei più torbidi'elementi, che presero di mira specialmente gli ebrei, pretendendo le loro ricchezze con la minaccia di saccheggi ed incendi.
Questi i fatti che, mal corrispondendo ai nobili propositi delle prime ore di liberta, posero a ben duro cimento il comitato provvi­sorio di governo.1
Ma pericoli maggiori furono scongiurati mercè l'accorgimento, sembra, di Giuseppe Ancona, membro del Gomitato, uomo di larga mente e di sottile senso politico.
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Col pretesto dì difendere la provincia di "Rovigo da una even­tuale incursione delle truppe austriache della fortezza di Legnago, venne organizzato un battaglione con gli elementi più irrequieti della citili che armali di vecchi fucili pressoché inservibili, e, persino di falci inserte su pertiche,3 furono inviati a Badia, ad una ventina di chilometri da Legnago, al confine delle due Provincie di Rovigo e di Verona. Il comando di un tale battaglione venne affidato ad un vete­rano dell'esercito napoleonico, il maggiore Giovanni Battista Giro; e Domenico Piva ne fece parte con il grado di furiere maggiore9 per l'infinito desiderio, come egli racconta nelle frammentarie memorie, di operare, per la patria. Ma un'accolta di gente, la più parte mal governabile e mal governata, accorsa ad arruolarsi per solo scopo di lucro ,* non poteva soddisfare l'amor proprio ed assecondare le pure
Beano inombri del Comitato l elttadM Sconto Domenico Angeli (presidente) Giuseppe Ancona, Domenico Zona antico carbonaro, Giuseppe Maggi attuavo: (delj Tribunale, Angelo Cavallaro, Lorenzo Gobbetti, Alessandro Oerveanlto, Jfcanoesoo Gaggia (segretario). questi -latti si dilfonde il mio soritto, citìato: La cacciata degli Austrìaci da Rovigo,, ènti.
9 Fino a poco tempo fa alcune di queste Mei erano conservate nei magasc-jjtnl del Municipio. In mancanza di fucili * veniva raccomandato l'uso delle falci di agricoltura raddrizzalo - Bttjlfói iàsjer.e nonera escluso nemmeno quello dello forche e degli spiedi:. Questo battaglióne cosi armato fu conosciuto anche col nome di Guardiamobile del Palesino o Corpo franco rodigino. Cfr. opuscolo citato; La cacciata- degli austriaci da Rovigo, ecc. pag. 520.
s D. PIVA, Memorie, pag. 1
ìbidem, pag. 14. M oroojatl. erano pagati con lire 1,50 austriache al giorno.