Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <64>
immagine non disponibile

64
Edoardo Piva
libertà di varcare il Gonfine, recarsi immediatamente a Bologna. Dopo inutili pratiche, finalmente - egli scrive - mi si fecero salire le scale del palazzo governativo, e mi presentarono al cardinale legato Amat Questo porporato mi fece mille interrogazioni, e conchiuse con la me­desima proposta fattami dal comandante di piazza a Firenze di pren­dere servizio presso il papa-v- lsposi che, se avessi voluto servire qualcuno, avrei preso servizio in Piemonte, in Toscana, ma non mai avrei servito il papa. Ad una tale risposta il cardinale montò sulle furie, minacciandomi d'arresto. Allora solo mi accorsi di essere davanti ad un porporato, ma ciò nulla ostante, non mi sentii capace <M trattarmi, né, tanto meno, di scusarmi . Ad ogni modo, l'assenso di varcare il confine fu concesso, ed i volontari poterono entrare in Bo­logna, dove ebbero un passaporto per Ravenna, sede di un comitato veneto, al quale poi avrebbero chiesti i mezzi per imbarcarsi alla volta di Venezia.1
V. (Ottobre 1848-Maggio 1849).
Sulle rive del Po. Con Garibaldi ! Verso Roma. Impeti od amicizie. 1 galloni di prolegato. Ii'uBoita del 5 di maggio. Ita missione di Domenico Piva ed i frati di Falesh'ina. U combattimento seconde le memorie del pro­legato,
Domenico ia, con un mezzo baiocco in tasca, profittava di un passaporto, concessogli dalla polizia pontificia, per recarsi a Ferrara, e di Lì, a suo rischio e pericolo, varcando il Po, a Garofalo, residenza del fratello maggiore Eugenio, allora custode idraulico.2 Vestito dei panni di tm mugnaio, sotto il naso della sentinella austrìaca, con la complicità di un giovanotto privo di un braccio, poteva toccare la sponda sinistra del gran fljame, profonda linea di separazione fra il dominio pontifìcio e raustriacove dirigersi alla casa del fratello;4.'Pj J grande spavento ili questoi uàkficato, del resto, dal pericolo ad am-
1 Dildoni, pagg. 34*85-3 It'altra parto del battaglione rimasta Botto gli ordini del colo n m-l'Io Morando giùnse à Bologna il 15. settembre e salpò il 21 set­tembre 1848 alla volto- di Venezia sol piroscafo Pio /X mandato a Bavenna per l'imbarco dal governo provvisorio di Vendala (JXatan, op. tilt,, pag. 2fi7) o prese parte alfe vieende dell'assedio.
9 D. Frisi Memorie, pag. 87. .* lEbldom, pagg. 4B-47.