Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <72>
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Edoci'i'tto JPMJ
Indi scese ad aprire. Ma subito che ben ravvisò: ti comandante della pattugliai con la sciabola nuda in mano, e lo sguardo si fermò sulla strana divisa di lui, il frate indietreggio di alcuni passi, atterrilo.
State tranquillo, fratèllo, gli :je Domenico Piva, rinfodero la sciabola.
Non è ciò..ohe mi spaventa, rispose il camaldolese;
0 allora?
0 allora, è-possibile che, cosi vestiti, siate i soldati di Ferdi­nando di Borbone ?
Noi siamo volontari calabresi da poco Rattizzati per la difesa del papa.
Quando è così, mormorò il frate alquanto rassicurato, entrate pure, n nostro padre superiore = lo additò mentre sopraggiungeva -ha provveduto affinchè degnamente nel convento sia ospitato S, E. il generale Statélla e tutto fi. 'suo stato maggiore* non manchi in que­sto, come negli altri conventi vicini, pane f vno per i soldati del piissimo e cristianissimo nostro rìL
Notizie preziose per un esploratore quelle di conoscere il capo delle truppe borboniche, destinate ad occupare Palestrina e l'esi­stenza di abbondanti vettovaglie !;l
Intanto la colonna di Garibaldi, avvisata dalle- vedette diDonie-menlCo Piva, avanzava sulla stradra maestra, e idftmprovviso, alla testa di una compagnia di fanterìa* compariva a cirijoiidare il con-M'enitó- L: colonnella Angelo Masina, e dopo di lui Garibaldi frali fuggi fuggi dei frati, tre dei quali furono poi scoverà, tremanti eli paura, sotto. 1 mantici dell'organo.
La mattina del 9 di maggio la terza centuria, passata agli or­dini di Goffredo Mameli, [fu mandata in ricognizione sulla via di Valmontone, lungo la quale S'imbattè in una colonna borbonica, forte di trecento cacciatori indigeni. S'impegnò subito un nero com­battimento. Obbligati dal numero, i legionari ripiegarono fin quasi presso Palestrina, e nelle.due. ore di' ienlà viÉi'àfca-seppero mantenere, nel percorso, di sei.miglia, tale ordine -è: xpoondere-1 con' tanta tenaci
* Ibidem, pogg. 5-97. Blu invece U generale Lanza ulta testa di 3000 uomini, prpveniefite da Valmontone. di'. E. IIOBVIMSON, op. ott., Parte I, pag. 177.