Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <77>
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Un volontario garibaldina
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dentro e fuori la villa. Per ben quattro volte i legionari italiani, ai quali si erano uniti i bersaglieri del Manara, furono condotti all'assalto. Costretti - srive D. Piva - ad abbandonare per la -tersa volta il Gasino dei Quattro Venti, lo spettacolo dei morti e dei feriti am­monticchiati gli uni sugli altri, destava un Vero raccapricciante ter­rore, fatale allo spirito ed alla disciplina dei combattenti Se ne accorge Garibaldi, il quale li vuol condurre ad un quarto assalto. Il momento è tragico. Tutti sono dominati dallo sconforto, dalla stanchezza e dal dolore. Niuna cosa potrebbe ringagliardirne lo spi­rito ed il corpo. Ma Garibaldi, il grande fascinatore, ha il segreto di vivificare quelle anime e quei corpi. Voi siete - fulmina con la sua voce - i soldati i quali ieri con orgoglio si lasciarono baciare dalle donne romane, in compenso d'eroiche gesta. Che direbbero oggi le stesse se voi non foste in grado di riprendere il Casino dei Quattro Venti ? Esse vi respingerebbero dal loro seno gettandovi; in faccia con disprezzo il nome di vili! 2
Le file monche e divise nelle vicinanze del Vascello, la pia sacra zolla di terreno nei ricordi del memorabile assedio, come per magico incanto si riordinano ; sotto l'urto irresistibile delle baionette gari­baldine i Francesi ondeggiano mentre un grido di vittoria saluta la ripresa del Casino dei QuattrorVenti.0 Ma a qual prezzo 1 Lo diceva lo spettacolo orrendo di strage offerto tlfr quel luogo. Vi fu un momento,, Continua D. Piva nelle spfc Memorie, in cui non si udiva più il crepitar dei moschetti, ma un. rumor sordo di acciari mesco­lato ad imprecazioni ed a lamenti. Erano le baionette che cozza vano... Azione questa concitata ed in imo spaventosa, sostenuta con grande ardore e coraggio d'ambo i combattenti. Il grido che più face vasi udire erompente con eroico fervore, dai petti ansanti era quello f Viva la Repubblica! Bella terza centuria, comandata da Bernardo Perai ta, forte di ben cento e sedici lejonrfj, solo cinquantasette risposero all'appello nella sera del 3 di giugno; degli altri chi gia­ceva ferito, chi morto sul campo e ira i morii, Bernardo Peralta, ucciso nel secondo assalto."
esterna conduceva a! balcone* dal secondo piana sul guaio perciò tatto lo truppe, ohe tentavano l'assolto alla coso, erano uosfcifote a salire non presentando i due primi del quattro plaid finestre sul fianco verso Roma. (IRIBVBYÀN, op. clt., par gin lOfi.
"ìD. PlVÀ, MelltOI'fo m-aime.l'ìlfc. pil!.- 135.
* P. JPIVA, Ìbidem, pag. 136.
a Ibidem, pag. 187. Il IÌOIDVISSP>T, op. oit;}. porto 1, pag. 33, socLws * vero eoe "i mancano gli elementi per prèótetóé tali perdite por tutta la legione, ma