Rassegna storica del Risorgimento
PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno
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1917
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pagina
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80
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80 Edoardo Piva
Da quella notte ì progressi dei Francesi, intenti ai intensificare ed estendere i lavori d'assedio, si fecero sempre più pericolosi, fino all'apertura di una .breccia a Villa Barberini. La sorveglianza da parte degli assediati si moltiplicò, ed il servizio, per Si diminuire quotidiano d'uomini e di forze, divenne sempre più pesante, particolarmente per i legionari italiani distesi lungo il tratto di fronte a viìa Savorelli, divenuta il quartier generale di Garibaldi.1 Gli allarmi si: succedevano agli allarmi, ma, il più delle volte, per l'effetto stesso della stanchezza del -vigilare, erano falsi. Senonchè, la nòtte del M di giugno i Francesi, sorpresi i soldati del reggimento Unione presso villa Barberini-, comparvero minacciosi sulle mura. Tutta la legione italiana fu chiamata alle armi e, sull'albeggiare, condotta a villa Spada al fine di tentare il riacquisto della posizione perduta, resa dai Francesi sempre più forte, in seguito ai sopravvenuti rinforzi.8
Da allora, la legione italiana occupò villa Spada, e, fino alla une dello assedio, prestò servizio lungo la nuova linea di difesa, sul bastione di 8. Pancrazio e nelle opere di eontroapprocclo verso villa Barberini. Presso il cannone da trentasei, montalo da Garibaldi, dopo di averlo fatto trascinare sul bastione ,dai bufali, Domenico Piva fu 'testimònio: della grandezza d'animo dèi' duce,' .singolare, il quale, all'annunzio, portatogli da un ufMatè dell'eroismo, mostrato dal Medici presso fi Vascello in un nuovo assalto contro i Francesi esclamò: Dite: a Medici che a quell'italiano;, tifce si mostra valoróso:;d:a'rei la vita e la moglie. "
Gli eroismi dei difensori di Roma non ebbero che la virtù di ritardare di qualche giorno la caduta, poiché i Francesi conducevano a termine i loro lavori d'approccio e ricostruivano le batterie, rese mute dalle artiglierìe degli assediali, specialmente da quelle di Monte Pino, dominanti! i cannoni i-ìmM contro villa Spada.4
1 15., PIVA, Memoria, pag. 104. Garibaldi aveva scelta a ijnattiOr generale la "Villa Savorelli, dominante la Porta 8. Pancrazio, -perchè sebbene esposta 4 "fttoeo nemico, da essa, imegllo; 'Mi :dai ogni alte don uno le mura, si scorgevano post* sdoril Italiano o francesi :lXB9yabYANi op. olt, pag 225.
- Di PIVA. MféWx pagl-45.
Illridenii). 140. Devo Intendersi fl. Gasino Barberini, Sto E. JJOBVINSON, op. e, Bavte I, ungi 235
D. PIVA. Memoria, p, 147. Monto pino,; COMI chiamato ft ottusa li ttn gcancte albore airombva del ynuta gli artiglieri itttftftk.oowbattei'ouo.: <fc TSWVWXAX, op eli, pftg. 2M.