Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <88>
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Edoardo Piva
Vili. I (184-18B9). *
Sette armi di milizia forzata. Gli avvenimenti del 1859, la fuga in Piemonte ed. un incidente a (Torino. Domenico Piva ufficiale dei Cacciatori dello Alpi organizsa la guardia civica a Como, e guadagna la medaglia al valore a Olreponti.
Durante quasi tutto il decennio di preparazione politica e militare, corso dalle catastrofi del 1849 air anno 1859, Domenico Piva ed altri compagni di prigionia non furono restituiti" in libertà. Nativo del Lombardo-Veneto, ancor soggetto alla coscrizione militare, fu ar­ruolato, il 6 di agosto del 1849, nel 22 reggimento d'infanteria di linea, intitolato al principe Leopoldo delle Due Sicilie, e da questo, nel 16 di novembre del 1853, trasferito, per misure di polizia, nel 55* del quale era proprietario il barone Bianchi, duca di Casalanzi Nei sette anni di milizia forzata sotto le bandiere austriache, D. Bii?a percorse a piedi, in lungo e in largo, l'impero e i principati danu­biani da iosephstadt a Komorn, da IConiorn. Iffauer, da Mauer a Presburgo, da Presburgo a Temeswar, da Temeswar a Etsekka, da Etsekka a Titel, da Titel a Waslai, da Waslai a Braila, senza con­tare le soste a Trieste, a Vienna, a Iassy, a Pietrovaradino e in altre città, i
In questo tempo gli tu conferito il grado di feìdrvebel (sergente), prese parie all'occupazione dei principati clamrìiiaiii, tentò: in vano una diserzione in Turchia per combattere contro t Russi, sopportò con energia fisica e morale le fatiche delle: interminabili e frequenti peregrinazioni, affrontò serenamente i pericoli del tifo petecchiale, scoppiato nel suo reggimento, nelle cure ai malati e nelle veglie ai morti innumerevoli, evocando sempre la patria lontana coi compagni di sventura e coi fratelli ungheresi, militanti nello stesso reggimento, e aspiranti, come gli Italiani, ad una patria indipendente, talvolta, quando parlava del suo passato, Domenico Piva ricordava quei lunghi anni, pesi più crudi dai rigori degli iaiveimi, date frequenti guardie sugli spalti delle fortificazioni lungo le rigide rive del Danubio e dallo spettacolo continuo ed orrendo delle pene corporali inflitte ai compagni.
1 Sforni di oitìfcj desunti da lettera norftté da D. Piva all'amico cariasi) Bernardo Candiótltt fti Bovigo.