Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <92>
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M "Edoardo Piva
attiva all'opera dei patrio Li italiani, desiderosi di compiere l'unità della nazione. Nell'ottobre del 1859, lo troviamo infatti a Ferrara, intento ad arruolare, per conto del Comitato veneto, gli emigrati provenienti dalle Provincie ancora soggette ali1 Austria. IX momento era difficile : Garibaldi., nonostante fosse tenuto in freno dall' ufficio, conferitogli dal generalissimo Manfredo Fanti, di comandante in secondo del così detto esercito della Lega, costituito dopo l'avvenuto accordo militai fra la Toscana, Modena e la Romagna, sottrattesi agli antichi dominatori, mostra vasi impaziente di entrare negli stati papali, adoperandosi a guadagnare alla politica rivoluzionaria d'at­tacco il Fanti e: il Fariui, governatore dell'Emilia}1 il Cosenz, u Medici, il Bixio e un grosso numero di volontari anelavano dì con­tinuare sugli Appennini la guerra troncata a mezzo sulle Alpi ; * il favore popolare per una invasione delle Marche cresceva ; in Bologna la Società nazionale dava nuovi segni di vita;8 nei corpi dell'eser­cito regolare della Lega s'insinuava, specialmente nell'elemento che aveva appartenuto ai Gftòatori: 'delle Alpi, una singolare irreepté-j tezza, tenuta viva, probabilmente, dalle notizie di un prossimo pas­saggio del confine papale per parte del Garibaldi con l'accordo del Fanti e del FarimV
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Domenico Piva, in tale momento dimoile, aveva, ripeto, iniziata la sua opera di arruolatore di emigrati venete; in ferrai**, sede di truppe regolari dell'esercito dell'Emilia. Proprio in quei giorni di Ottobre discutersi daPinvasione delle Marche, e forse non a tutti era ignoto l'assentimento del Farinl e del Fanti alla politica ardila di Garibaldi. Ti fatto deve avere certamente riscaldato la teste a non pochi soldati dell'esercito regolare, antichi volontari garibaldini, ed eccitati a raggiungere Garibaldi a Bologna, per poter partecipare con lui aÌFitìvasione degli Éfejl papali. fCinquanlatre bersaglieri infatti,
i o. M. 3hBVBtiXA!rT Garibaldi e i Mille. Bologna, Zanichelli. 1910, pag, 154.
* Ìbidem, pag. 153, "
A. DAUÌOLIOÌ X spodiziMe dei Militi nette Memorie Bolognesi. Bologna,
ZanioaoUi, 1910, pog. 11 Sègg.
Il 19 ottobre 1859 il Stantì aveva dato tetro/ioni a Garibaldi di passare il confitte papale aero indngio, te caso che qualche provincia o qualche città del domini papali insorgesse o domandasse BOOCWO. TBvJ3**ft, OP- oifcjpog. 154.