Rassegna storica del Risorgimento
PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno
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1917
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pagina
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97
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Un volontario garibaldino 07
polo di eroi, 14 sottile schiera garibaldina, ingrossata da alquante schiere di Siciliani. Non lontana era Calatafimi, squallida su un declivio montano, in vetta al quale profllavansi le rovine di un castello saraceno, dominante la congiunzione di due strade : l'una da Trapani e l'altra da Salemi diretta per Alcamo e Palermo.1 Nino Bizio, prode tra i prodi, era agli avamposti. Ma a chi, nell'oscurità della notte, sarebbe spettato il periglioso onore d'avanzare alla ricerca del nemico e, nei supremi momenti dell'attesa, di aprir la via della gloria ai Mille cavalieri della morte, e della redenzione al popolo dei Vespri? Nell'ardente crepuscolo di maggio, nell'ora in cui un pugno d'uomini, soltanto sicuri della santità della causa e dell'animo invitto di Garibaldi, dovette bene esultare di nobilissimo orgoglio il cuore di Domenico Piva, comandante della Gran Guardia,a nel ricevere l'ordine di Nino Bixio di mettersi a capo di uomini provati per un'impresa notturna.
Ecco l'ordine:
Ore 8 pom. del 14 maggio 1860 dal comando degli avamposti di Salemi.
11 capitano Cairoli della settima compagnia accorderà al tenente Piva della prima compagnia quel numero d'uomini che volontari, e provati nella guerra passata, si presteranno per un'operazione nofc turna, di cui incaricato dal Generale. In questa missione il capitano .Cairoli faciliterà, per quanto da lui dipende, indicando al Piva quanto possa sapere degli individui che si presentino volontari. TI capitano Mosto terrà per se tutto quanto viene prescritto al capitano Cairoli e seconderà il Piva con tutto l'impegno di cui è capace .8
Non illustrazioni e commenti: operazione arrischiata, uomini scelti e votati alla morte, ufficiale atto e degno di comandarli, e tutti insieme degnissimi d'essere all'avanguardia dello strenuo manipolo movente alla eroica conquista di un regno.
Q 15 a Calatafimi, sull'aspro monte, era afferrata l'ala protettrice della Vittoria, che, da allora, fino al Volturno, doveva guidare le rosse falangi di pugna in pugna ; il 16, Domenico Piva, sul campo di battaglia, ancor rumante del volontario olocausto di tante giovani vite veniva promosso capitano.
Ibidem, pag. 322.
" Lo si desumo da un foglietto, tutto di pugno di ICtao Bixio, comandante la piawsa ai Salemi, contenente la parola d'ondina e di campagna pel 144S magr glo : < Morirealo-MoKOTi .
: powiino, tatto di pugno di Nino Bixio, è oonflervato, come il documento di cól alla nota precedente, fra. io catto di D. Piva.
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