Rassegna storica del Risorgimento
PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno
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1917
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Edoardo Piva
colla propria alla persona di Garibaldi, ne salvala preziosa esistenza.1
Da principio i Borbonici mantengono le loro posizioni, ma poi, sopraffatti dall'urto dei soldati della libertà, ripiegano, e la magnifica cattedrale diviene, ancora una] volta., come nel mattino, il lìmite delle posizioni nemiche.9
I Borbonici, inseguiti e battuti, sono ancora padroni della fortezza di Messina, di Augusta e di Siracusa, Nino Bixio.èimpaziente di nuovi cimenti.
II 24 di luglio, da -Vittoria, scrive a Domenico Piva, il quale, pi di giugno, era stato promosso, con decreto dittatoriale, maggiore, comandante il secondo battaglione della prima brigata : In Scordia vedrà di avere in vista tutti i mezzi possibili per trasporti di truppa, che debba marciare celermente per dove Hi- indicherò, e dica invece pubblicamente che marcia per Catania. Se cnialeheduno le parla di Augusta e di Siracusa ne rida come di follia Io faccio in borghese un giro d* informazione accompagnato dal commissario straordinario, e se potremo fare I(M> cólpo di mano lo faremo. Scrivo a lei solo e non voglio che nessuno, eccetto Caidesì, al quale mostrerà la mia lettera, sappia il pensiero ìiosliio,,',8 Chiaro documento di piena assoluta fiducia nelle attitudini militari, nella prudenza, nell'ardimento di Domenico Piva, e di altissimo significato, perchè dettato da un uomo della natura di Nino Bixio.
Cui scrive ricorda d'aver udito. ruoe:obt' da Domenico-Piva, che, un giorno, per la frequenza di lali missioni arrischiate, chiese
f Goal megera la D. Piva, In un foglio dottato od tino ilei figli. H Tvovolyan (op. city pag. 40(5) così Bcrive : Garibaldi stava seduto, in quelle prime ove del pomeriggio, sai gradini della fontana del Pretorio esaminando una pianta di Palermo, lie teneva aperta sullo glnoecnfaj quando il suo veeeìiio: .compagno d'anni, Il Piva, quello stesso -clip,: due giorni nvantffceVa; attraversato il fiume (Oroto) por primo, arrivò trafelato annunciando ohe i regi avevano oltrepassato la cattedrale e Vera serio pericolo elio penetrassero nel cuore della citta -
*0JR15VHJltYANs op. Clt, pag ÀQi
?<èlitera 24 Ingllo 1860, rinvenuta fra lo curie di I). Piva. Vincenzo Oaldesi, uno del plil ai-denti spiriti fli Romagna e ad più fidi ornici di Garibaldi. Dopo ili aver luto tutto se stesso alla intima della Hpodbdonje, la raggiano in giugno, guidando buon numero dì Romagnoli. UCr. a onesto pcaiiosttG -ÌtaSObiO( pera .--ii.- poggi 6(1 85.