Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <105>
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TJn volontario garibaldino 105
La manovra borbonica aveva assunto da est la minaccia di un aggiramento.
La battaglia infuriava dovunque, a sostenerla, da parte dei garibaldini, non era ehe la brigata Rezza; mentre gli Austriaci e i Bavaresi del Von Mechel tentavano l'ascensione di Monte Caro al nord al coperto dei boschi, gli Svizzeri vineitori, ch'erano nel fondo della valle, cominciavano a scalare l'erta scoscesa dal basso fino alla Villa Gualtieri, e quelli ene erano sul pendio di Monte Longano tra­versavano l'acquedotto . '
Giuseppe Dezza, Rainerio Taddei, il maggiore Ignazio Simoni, il maggiore Menotti Garibaldi, il maggiore Luigi Enrico! Dall'Ovo si coprivano di gloria difendendo Monte Caro e Monte Siope} Pietro Ghersi, capo di stato maggiore, rimaneva ultimo nella posizione oc­cupata dal nemico all'acquedotto, disputando il terreno a palmo a palmo con po;cM uomiinìi-
A Domenico Piva era riservata la ventura di respingere con parte delle forze di riserva, che, durante la battaglia, con sangue freddo e perizia aveva diretto, una colonna girante che, oltrepassato l'acquedotto, cercava di guadagnare l'altura di Villa Gualtieri ,8 dove si chiuse, per la divisione BixioUpepioa giornata, e per Domenico Piva il terzo eroico ciclo della sua vita garibaldina.
Chi scrive ha precìso il ricordo della narrazione paterna, né potrà mai dimenticare l'espressione eroica della fisionomia del vècchio sol­dato della rivoluzione, nel descrivere 1* impeto irrompente, come fiu­mana che avalla, dello stuolo dei picciotti siciliani, da lui lanciati, con mordace invettiva, contro l'avvolgente nemico.
Sotto l'urto feroce delle baionette garibaldine, al grido terribile di Nino Bixio di non dai- quartiere a nessuno, finché un solo stra­niero rimanesse,n Italia, i nemUcl iìpono sgominati> e vólti in, fuga sanguinosa.
1 ìbidem, pag. 311.
'- Elenco ufficialo dei decorati citato.
* Ibidem.
- Commemorandosi la battaglia dol 1" ottobtó 1860, un anno dopo, questa ve­niva ricordata col nomo di Villa Gualtieri. Il che ha grande importanza per dlmo-strare la efficacia della'ponte presa nella vittoria della divisione Bixio dalla riserva, comandata da Domenico Piva. Ofr. il diacono, tenuto in Vercelli da Dome­nico Piva il 10 ottobre 18Q1, ài: soldati garibaldini del deposito di Vercelli, rinvenuto fra le carte dello et/òsso D. Piva. Nel rapporto di Nino Bbdo sulla battaglia del 1 ottobre 1860 e precisamente detto ohe a Domenico Piva fu affli data la difesa di Villa 'Gualtieri, chiavo, in quel momento, della vittoria e della