Rassegna storica del Risorgimento
MINGHETTI MARCO
anno
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1938
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Achille Norsa
Romagnosi e il Mancini 1} non avessero essi pure sostenuto, con argomentazioni alquanto diverse da quelle del grande genovese, la validità del diritto nazionale, e se non si fosse già rilevata l'antipatia che il Minghetti nutriva per Mazzini e per le sue dottrine.
Venendo, quindi al nocciolo della questione, l'oratore illustrava i motivi che, a suo avviso, giustificavano pienamente il carattere di assoluta urgenza della legge: il pericolo della anarchia in un paese avvezzo ad un pessimo Governo, le minacce della reazione da parte dei superstiti suoi fautori, il timore non infondato di un esiziale antagonismo fra il Governo regolare stabilito nel Nord d'Italia e quello rivoluzionario del Mezzogiorno, le incertezze e le incognite di una situazione internazionale di un'Europa turbata per il formarsi improvviso di un nuovo grande Stato di ventidue milioni di abitanti dove prima era un piccolo Stato di soli cinque milioni, finalmente i sospetti delle antiche monarchie legittimiste di fronte alla vittoria che il diritto popolare conseguiva nella nostra penisola: queste, secondo il Minghetti, le ragioni più imperiose per le quali anche nel Mezzogiorno si doveva uscire al più presto dal provvisorio, per istituire, col consenso del popolo, un Governo regolare.
In che sta dunque la salvezza del movimento italiano ? egli si chiedeva conchiudendo. Sta nel costituirsi prontamente e nelFordinarsi fortemente. Questa a me pare la vera, la principale ragione perchè ogni indugio debba evitarsi... Se l'unità italiana sarà prestamente un fatto compiuto, se ci presenteremo all'Europa non solo come restitutori del diritto nazionale, ma come conservatori dell'ordine, non solo come preparati a resistere ad ogni attacco,... ma eziandio come disposti alla pace, l'Europa, io spero, non tarderà a sancire il nuovo diritto italiano...2)
Il di seguente, 11 ottobre, fra il generale entusiasmo, la Camera, con 290 voti contro 6, dimostrò quanto si sentisse
1) Gfr. il mio stadio sa II pensiero filosofico di G. D. Romagnosi, Milano, 1930,
cap. vin.
2) Gfir. Discorsi parlamentari, I, p. 79.