Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1938>   pagina <1063>
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a giovinezza e le prime-esperienze politiche, ecc. 1063
solidale col Governo e con coloro cine sì eloquentemente ne avevano sostenuto le ragioni.
Che il conte di Cavour fosse grato all'amico per il servigio reso da lui alla causa comune, non v'ha dubbio: due setti­mane dopo egli gli offriva il portafoglio dell'Interno, rima­sto vacante in seguito alla nomina del Farini quale commis­sario a Napoli, e così chiariva al Uè i motivi di tale scelta:
Minghetti è il pia bell'ingegno dell'Italia centrale, è vice-presi­dente della Camera, ha largo censo, può fare il ministro sei mesi, e tor­narsene quindi a casa senza che ciò muti in nulla la sua posizione. D'altronde è uno spirito eminentemente organizzatore ed è ciò di cui abbiamo maggiore necessità.1)
Giudizio lusinghiero quanto meritato, di cui piace trovare la conferma in altra lettera dallo stesso Cavour diretta, pochi giórni dopo, al comune amico bolognese Rodolfo Audinot:
A mio credere, questi (il Minghetti) è il solo capace di ordinare su larghe basi l'amministrazione interna dell'Italia. Per questi motivi io debbo mostrarmi seco spietato e costringerlo a bere sino alla feccia l'amaro calice del potere.2)
In realtà la proposta era giunta al Minghetti come un fulmine a ciel sereno: il peso del nuovo inatteso ufficio gli pareva supe­riore alle sue forze: non lo sgomentava l'amministrazione; ma
la responsabilità dell'ordine pubblico e della sicurezza interna. L'ho detto a Cavour senza orgoglio e senza modestia: credo che nella prima parte saprò fare quanto Farini e meglio; nella seconda no. Mi fa paura....8)
Tali i dubbi e i timori che egli confidava al più intimo dei suoi amici, il Pasolini, con significativa insistenza. In altra lettera egli accennava all'aspra lotta combattuta con sé stesso
i) Cfr, CAVOUR, la lettera in data Torino 23 ottobre 1860, m Lettere edite e inedite, voi. IV, p. 64, e G-. MAXOLI, Cavour e Minghetti, in Rassegna Storica del Risorgimento, 1925, già citata.
2) Cfr. la lettera da Torino, 31 ottobre 1860, in Lettere, voi. IV, p. 81.
3) Cfr. la lettera da Torino, 26 ottobre 1860 in Carteggio cit., voi. IH, p. 72 e quella del 24 ottobre ove è detto; Accetterei piuttosto qualunque altro incarico, fosse il più faticoso, il più ingrato anziché questo: far la polizia. Solo quest'idea mi mette in agitazione . (Ivi, p. 72).