Rassegna storica del Risorgimento

MINGHETTI MARCO
anno <1938>   pagina <1068>
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Achille Norsa
prestito o una garanzia, sino a cinque milioni dico per la sola Romagna. Se riuscissi in ciò, sarei già venuto con qualche buon effetto.
L'affare della reggenza non è disperato, ma è malmenato in modo che bisogna aspettare un poco. Al mio ritorno da Parigi lo riprenderò. E quanto a Parigi ho ragione di credere che S. M. non rifiuterà di vedermi. Ma che posso fare io, meschino, se non esporre le condizioni del paese? In verità il mio discorso non può avere risultati... decisivi. E ti confesso che sul punto di partire, esito non vedendone la necessità. Ma è una gita che farò ancorché senza effetto.
Io vorrei che il Governo piemontese adottasse la massima che in caso di disordini nell' Italia centrale, interverrebbe. Il solo saper questo ci darebbe forza per resistere a dominare la situazione. Ma potrò io persuaderli ?
Insomma per ora le mie speranze sono nel prestito. Domani forse non ti scriverò; ma domani l'altro lo farò di certo. Comunica la presente a Montanari. Scrivo anche a Cipriani.
tuo aff. amico M. Minghetti.
VII. B lT' -
M. Minghetti a Gioacchino Pepali
C. A. Torino, 27 ottobre 1859.
"Sono tre giorni che mi dibatto pel prestito, o a meglio dire, per la garanzia del prestito. Spero di riuscirvi, ma non bisogna lasciar la preda se non è ben sicura. È cosa da morirne d'impazienza. Appena qualche cosa ci sia di positivo, ti telegraferò.
Siccome tratterebbesi di un prestito in solido cogli altri Stati d'Italia centrale, così credo che nel Decreto si dovrebbe dire, dopo la prima autorizzazione dei dieci milioni: Tale prestito potrà esten­dersi alla somma di venti milioni di lire qualora sia contratto in solido cogli altri Governi dell'Italia centrale, e per l'interesse comune.
Venendo agli altri articoli susseguenti, ne ho parlato a Cavour che li approva ad uno ad uno; solo vorrebbe che il primo incasso dei capitali tassati fosse di scudi mille invece che di duemila. Su questo . punto è stato fermissimo. Ha osservato anch'egli che se invece di tasse, fossero prestiti forzosi anche sulle mani morte e sui capitali, si potreb­bero aumentare di molto i proventi, ma però approva anche come si trova. Quindi se credete potete dargli corso. Del resto Audinot che parte domani, ve ne parlerà pia distesamente.