Rassegna storica del Risorgimento

PIVA DOMENICO ; GARIBALDINI
anno <1917>   pagina <108>
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Edoardo Piva
rezza pubblica erano profondamente turbati dai partigiani dei Bor­boni, dai briganti, dai numerosi renitenti alla lem Risoluto e diritto come sempre, alla testa di una colonna mobile, formata da un bat­taglione di Hnea e da uno di bersaglieri, marnante verso Misilmeri, in quattro soli giorni, dal 13 al 17 dì giugno del 1863, emulo, in" rapi­dità di mosse e in decisione di opere, di Nino Bixio, cbe gli aveva fatto scuola, tre anni avanti, nei tristi eventi di Brente, Regalbuto, Cen-torbi, Randazzo, ecc., seppe ottenere* pel ristabilimento dell'ordine, considerevoli risultati, e la intera approvazione di un altro energico uomo* il generale Covone.'
Quale comandante della sottozona militare di Alcamo, per le ope­razioni da eseguirsi nelle Provincie di Palermo, Girgenti e Trapani, infestate dai malandrini, dal primo di maggio al 15 di ottobre del 1865, rinnovò i prodigi di attività degli anni precedenti : fu ristabilito l'ordine, riattivato il commercio, i cittadini ebbero sicurezza di scoiv rere liberamente la campagna e le strade, i delitti di sangue dimi­nuirono, il celebre bandito Ferrara, terrore di quei luoghi, non ebbe più pace.8 Ma il brigante non fu catturato che più tardi. E di ciò Domenico Piva mostravasi dolente, quando ai figli raccontava le notti insonni, le ìuterhiinabili marcie, gli agguati, i pericoli, l'abnegazione degli ufficiali e dei soldati per catturarlo.9
Inflessibile, ma giusto, in queste tristi vicende della Sicilia, il colonnello Piva segui il suo cammino risolutamente. In ogni occa­sione non indugiò mai a compiere quello che reputava il proprio dovere, a costo di dispiacere a coloro, soliti a considerare le cose e ad operare secondo l'opportunità del momento. Sindaci, preti, frati, baroni, popolani, manutengoli d'ogni ordine sociale, mentirono la stretta della sua mano di ferrò, come la sentirono funzionari ed uffi­ciali, i quali, alla sua dipendenza, non davano prova?di comprendere, in quell'ora dolorosa, l'importanza della loro missione, operando con fiacchezza o con slealtà. *
1 ietterà del generale Governo, conservata nelle carte di D. Piva.
a Rapporto di P. Piva sulle COBO operato come comandante della sottozona di Alcamo, conservato nelle sue carte.
* Vide più tardi, il Ferrara in un ergastolo della Sicilia, e dallo stesso Ferrara potè udire la storia di quegli inseguimenti. Una notte - aggiunse u bandito - dopo una caccia accanita, ali quota sfuggii per miracolo, dormii nella medesima casa, noDa quale voi prendevate riposo. Qaelia notto avrei potuto ven­dicarmi di voi. Ma, poiché vi conobbi sempre giusto, mi trattenni dal farvi del
male .
' ' Itapporilo. citato di I>. Piva.