Rassegna storica del Risorgimento

LAMBERTI TOMMASO ; SAN LEO
anno <1938>   pagina <1082>
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1.082 Domenico Spadoni
Lamberti, ma non vi si trova nemmeno quel ristretto del processo, a cui, come vedremo, die luogo, sicché non ci è dato dir nulla di preciso sul contenuto dell'opera. Dalla posizione nell'archivio di Segreteria di Stato risulta soltanto ch'essa, oltreché d'un'esposizione di fatti, constava di osservazioni e critiche giuridiche ed era anche assai piccante, contenendo, a quanto pare, giudizi, che ferivano taluni personaggi del Governo pontificio, contro il quale l'opera si presume scritta poiché l'autore ne verrà processato e condannato a titolo di Fellonia .
Ma come mai il Governo di Roma potè in un certo momento venire a conoscenza che l'aw. Lamberti aveva scritto opera siffatta ? Fu ciò dovuto a una imprudenza dell'autore ? Gli atti raccolti nella sua Posi­zione personale non ce ne danno contezza. Però un documento, senza data, né firma, ma diretto pare al card. Consalvi, e da noi trovato estra­vagante in altro fascicolo delle carte di Polizia (rub. 165: 1816, n. 16, p. 94) della Segreteria di Stato (forse collocatovi per inavvertenza in recente riordinamento dell'Archivio), probabilmente si riferisce a ciò e può darci tm lume rivelatore, facendoci intrawedere come andò la cosa. In esso si legge:
E.mo Principe. Un certo Gio. Domenico Carbonieri copista nell'ufficio del Cursore del Vicario mi assicurò ieri che nei giorni andati gli si presentò un soggetto portante l'aspetto di rango ragguardevole, con tutta segretezza, a copiare una scrittura, e mentre si accinse all'operazione trovò che questa conteneva materia fatale al Princi­pato, per cui non volle proseguire la scrittura, e ritornò al Proprietario le sue carte. Tanto è forte e deciso lo scritto, che scosso il partecipante da tale notizia, si protesta in debito di darne cognizione al S. Padre o a V. Em.za R.ma per quelle misure, che crederà del caso. A tal uopo, domanda, se così piace, una particolare udienza per offrire il dettaglio di questo discarico interessante. (Fuori è notato: Riservata All'archivista per parlarne e a mons. Governatore per parlarne).
Diamo, dopo ciò, il documento fondamentale, esistente in proposito nella posizione dell'aw. Tommaso Lamberti. E un biglietto, scritto con orgasmo da mons. Stanislao Sanseverino, allora progovernatore di Roma:
E.mo Padre E.mo Sig. Cardinale Segr. di Stato - Casa 7 9mbre 1815 - Mi fo un dovere di notiziare V. E. H. che ieri sera fu eseguita la perquisizione presso il Sig. Aw. Lamberti. Le mie relazioni sono state esatte, e si è ritrovato l'originale delle sue Notizie storiche de* fatti più singolari accaduti nello Stato Romano e singolarmente in Roma dopo l'Epoca della Rivoluzione francese. Essendo il tutto assai voluminoso non posso darle un'idea dell'opera; un sol tratto Ietto è assai piccante, e basta a far cono­scere il rimanente. Non si è trovata però la Copia, temo che i giorni ohe sono passati, dacché io ero informato dell'affare, abbiano dato luogo che questa copia sia stata conse­gnata ad altri. Ò date delle disposizioni perchè sia interrogato il copista, che è a me noto;