Rassegna storica del Risorgimento
LAMBERTI TOMMASO ; SAN LEO
anno
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1938
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1084 Domenico Spadoni
cancellati} e compensati dai sentimenti deliberati spiegati nell'Orazione, e nella ritratta* rione. Vi piaccia Emza ridonare la tranquillità ad un uomo tranquillo sessagenario e soggetto ad insulti epilettici, da quali poco mancò, che non restasse nello scorso ottobre vìttima, ed a due disgraziato famiglie, la sussistenza delle quali unicamente da lui dipende. Ho l'onore bagiare con l'ossequio il più profondo la Sagra Porpora di V. Era. U. 0. O.Sre Tomaso Aw. Lamberti.
Se non che, purtroppo, il Segretario di Stato dietro l'abboccamento del giorno appresso con mons. Sauseverino, dispose la tradazione dell'a w. Lamberti in Castel S. Angelo, e P. Leardi, assessore della Congregazione militare, informerà il 9 novembre che nella notte precedente, alle ore 6, l'ordine era stato eseguito mediante la truppa di linea di concerto col mons. Pro Governatore. H Lamberti fu chiuso in segreta, ma poiché andava soggetto ad insulti epilettici, gli fu accordato che un figlio condividesse la sua sorte per prestargli assistenza.
Oltre l'autore dell'anzidetto scritto storicopolitico eravi, come abbiam visto, il copista, cioè il 2 copista, se, come crediam probabile, vada riferito al Lamberti il rifiuto di quel tal copista Gio. Domenico Carbonieri di cui è cenno nella denunzia da noi riprodotta. Il secondo però, certo Domenico Falasca, era, a quanto pare, meno infido, ragion per cui il Pro Governatore fu autorizzato a disporre l'arresto per andare a raggiunger il Lamberti in Castello. Venne poi dato corso con tutta sollecitudine alla compilazione del processo informativo, forse ad opera dello stesso giudice del Governo aw. Leggieri che aveva operata la perquisizione domiciliare.
In data 11 dicembre il Pro Governatore di Roma poteva trasmettere al card. Segretario di Stato il ristretto processuale contro il Lamberti, dichiarandosi in attesa del suo oracolo sul modo da tenersi per deciderne il merito . Nell'occasione egli comunicava anche a S. E., per una determinazione, i reclami del detenuto sulla sua situazione. Poiché il processo era terminato, attesti si credeva in diritto d'esser posto alla larga, mentre, secondo mons. Sauseverino, il merito e il titolo della causa facevano opinar diversamente. Non permettendogli più poi le sue miserabili circostanze il dispendio degli alimenti per sé e il figlio ch'erasi eletta una somigliante privazione di libertà, il Lamberti implorava in proposito un provvedimento.
Il Fiscale generale mons. Barberi s'affrettò a preparare in proposito il suo consiglio.
In questo affare (egli anzitutto significava) credo che, in riguardo alla Persona del Reo debba procederai in regola* e per la Via ordinaria, ma in relazione alla materia debbano usarsi le dovute cautele, e riserve, onde non se ne faccia una notorietà, che alla Sovranità Pontificia potrebbe esser perniciosa.