Rassegna storica del Risorgimento

LUCIANI LUCIANO
anno <1938>   pagina <1118>
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1118 Mario Puccioni e Guido Callaini
qualche cannone per tenerci indietro. Alla moglie del Colonnello Bartolominei ') che è quassù e che diceva al Sig. Ferrari che noi desideravamo andare innanzi e che se non ci mandavano ci saremmo andati da noi, fu rispostocosi almeno si diceche gli scolari non andrebbero mai innanzi e che quando lo volessero per forza avrebbero a che fare con lui.
Questo è un tradimento, questa è una iniquità. Le nostre famiglie lo sappiano, perchè almeno dinanzi alla opinione pubblica noi siamo giustificati. Intanto noi che fin qui non abbiamo lasciato nulla di intentato delle vie legali: né proteste, né pole­miche sul!*Italia 2) uè petizioni oggi faremo quel passo ultimo che ci rimane a fare.
Alle quattro senza ordini, né nulla noi partiremo per il campo col sacco addosso e col nostro fucile; qualche professore ci accompagnerà. Si vedrà se questo Sig. Generale ci ricaccerà indietro col cannone; si vedrà. La nostra pazienza è esausta; è un mese e mezzo che ci si traffica, è un mese e mezzo. Oh se ritorniamo abbiamo da raccontare una storia vergognosa riguardo al Governo. La nostra salate morale ne ha immensa­mente sofferto perchè noi siamo avviliti dinanzi a tutti, perchè tutti ci chiamano i Signorini dei volontari, il Battaglione delle carezze; noi, perdio, che ci saremmo bat­tati come leoni, noi che abbiamo tanto sospirato questo momento; ma basta 1 tutti i nodi verranno al pettine.
Ieri l'altro, dunque, il campo fa attaccato dai Tedeschi che uscirono da Mantova in numero di 2000, attaccarono la linea coperta dai Napoletani, dai Pisani, dai Livor­nesi. I Toscani si batterono per circa due ore, i Livornesi si dovettero ritirare perchè i Tedeschi li tradirono accostandosi al campo gridando Viva l'Italia o con bandiere tricolori. Però il terreno fu sabito riguadagnato; una casetta dove stanno i Senesi fa presa dai nemici e poco dopo riconquistata dai nostri; i Napoletani si batterono egregiamente e fecero ritirare il nemico che li attaccò più volte.
Il cannone dell*Araldi fu aggiustato così bene che ruppe due plotoni; una canno­nata diretta dal Mosell 3) ruppe le ruote di un cannone nemico; una batteria coperta di frasche, diretta dal Colonnello Laugier, avanzava coperta dai plotoni dei nostri sol­dati quando tutto ad un tratto i plotoni si aprirono e la batteria cominciò ad agire. I nfni'fti ne soffrirono perdite immense, i Livornesi si batterono assai bene, i nostri Fiorentini non furono attaccati ; vi saranno sedici feriti ed otto morti.
Questi sono i particolari del fatto; pare che la sortita avesse lo scopo di ricouo-scere il campo e le sue forze. Stamane sentiamo il cannone e pare temano un'altra sortita* Pare anche che stamane diano l'assalto a Peschiera e noi intanto fermi qui, M ma oggi* oggi si deciderà tutto.
La sua Benedizione, un bado a Mamma, salati ai fratelli
Il suo aff.ino Luciano Luciani.
VI.
Mio ottimo Francesco Luciani,
l'articolo gentilissimo che vi compiaceste di inserire wslVAlba del 3 corrente, se è stato accolto da tutti i miei concittadini con vero trasporto siccome un'effusione spontanea del cortese animo vostro, ha destato in me ben maggiore commozione
I) Isabella Palli, consorte di Gian Paolo.
*) II giornale del Montanelli pnbbllcantosi in Pisa.
'I Morto generale di divisione del Regno d'Italia.