Rassegna storica del Risorgimento

LUCIANI LUCIANO
anno <1938>   pagina <1121>
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Lettere e documenti di Luciano Luciani 1121
Non posso nasconderti che il saperti esposto ai pericoli della guerra non mi aia di una grande afflizione e anche occultandotelo, tu non lo crederesti, ma non posso neppure celarti che quando seppi che vi avevano fatto ritornare indietro provai un sentimento che non saprei definire che col nome di orgoglio offeso; da questo dunque tu potrai arguire che io non sono nel numero delle deboli madri Italiane e che in questa nostra maniera di sentire noi siamo perfettamente d'accordo.
Ilio Buono, mio coraggioso figlio, siano sempre tutte le tue azioni guidate dall'onore; abbi sempre viva la Fede della nostra Santa Religione, non smentire insomma giammai ciò che apprendesti dai tuoi genitori, affinchè tu possa esser loro di consolazione e possiamo sempre rammentarci di te con quella gioia che si rammenta un figlio virtuoso.
Addio, amatissimo figlio, stai sicuro che la tua madre prega sempre per la libe­razione della nostra Italia e per il glorioso ritorno del suo figlio diletto, ma... quando fosse altrimenti ohi ci rivedremo nel cielo.
Ricevi la S. Benedizione e un bacio della
Tua aff.ma Madre
Giuseppa Luciani Vespa.
X.
Reggio, 24 maggio 1848. Stimatissimo Sig. Luciani,
Con quella prontezza che e compatibile con gli attuali disordini postali rispondo al gentile di Lei biglietto del 18 corrente. Appena ricevuto impegnai questo Diret­tore delle Poste* mio buon amico, a scrivere al Commissario di Guastalla per le let­tere già per l'addietro dirette al Corpo Universitario di Pisa ed ho per riscontro d'oggi l'assicurazione che presso quella Distribuzione postale, non avvi lettera alcuna per Luciano Luciani, e che ove per avventura ne venissero le trasmette-rebbe tosto a questa Direzione pel più sollecito invio al Campo delle Grazie, a cinque miglia da Mantova ove si asserisce trovarsi presentemente detto Corpo Universitario.
Questi ritardi nelle consegne dei pacchi e lettere ai vari corpi toscani non le facciano caso, sapendo io di certo che il Corriere Toscano rilascia tutte le lettere consegnategli cosi al Quartier Generale che le dirama poi con qualche comodo ai vari Corpi destinatari. Questo seguirà forse per una maggiore speditezza dei Cor­rieri; ma ciò che più sorprende e che accenna a un difetto di regolare organizzazione delle Poste attuali Lombarde si è che le lettere scritte dai nostri Modenesi e Reg­giani alle loro famiglie passano dal Campo di Milano; di là vengono a Firenze per essere poi trasmesse in plichi separati a Modena e Reggio, locchè produce un ritardo di due o tre giorni rincrcscevole a tutti.
Ma questi disordini a poco montano se, come'pare, si lavora validamente e pre­stamente sotto Peschiera e Verona per ottenerne la dedizione o la presa. Già sem­brano tracciate le ultime parallele; già appostate le artiglierie di grosso calibro; già riparati i danni arrecati dalle ultime pioggic, e di dì in di si attende la notizia di un grande fatto decisivo. Frattanto corre voce ohe la Guardia Nazionale di Vicenza, guidata da certo colonnello Zopullini abbia violentemente respinto un 3000 Austriaci con Artiglieria e Cavalleria competenti. Qui a Reggio ed a Modena, in seguito di un numero considerevolissimo di sottoscrizioni, si son fatte generali dimostrazioni proclamando Carlo Alberto Re Costituzionale dell'Alta Italia e nostro. Questi Muni­cipi] stanno per mandare ai Re Guerriero una Deputazione apportatrice dei nostri