Rassegna storica del Risorgimento

LUCIANI LUCIANO
anno <1938>   pagina <1124>
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1124 Mario Puccioni Guido Cattami
Continuamente abbiamo degli allarmi, ma sempre falsi; da ieri sera alle 24 a stamani alle 5 si figuri ne sono stati dati tre ed uno verso le 4 che pareva vero e serio assai, perchè una sentinella ingannatasi ha scaricato e dietro a lei tutte le avanzate che erano ali*intorno hanno sparato sicché pareva un vero attacco. Veri­ficate le cose non. era nulla. stamani all'ordine del giorno sono stati in pre­senza di tutti i soldati ripresi aspramente gli uomini che han dato l'allarme.
Gli uomini di guardia erano soldati, il battaglione montava stamani. La guardia ci tocca, generalmente un giorno si e un giorno no.
A Mantova fu vista inalberata una bandiera che fu detta tricolore, ma pare si siano ingannati. Ieri Peschiera cercò di parlamentare con Carlo Alberto, alle due doveva seguire la decisione di ambedue le parti; pare che non si accomodassero perchè il cannone ha lavorato, tutta la notte; stamani sapremo.
La mia salute è eccellente. La sua Benedizione e un bacio a Mamma
Suo aff.mo figlio Luciano.
Bozzolo, 30 maggio 1848. Stimatissimo Signor Francesco,
Le scrivo a nome del suo figlio Luciano onde non .stia in pena per suo stato dopo gli avvenimenti che avrà inteso. Luciano ha una piccola ferita in una mano, mi pare la sinistra ed ha incaricato me di darle le sue nuove. Lo accompagnai io all'ambulanza e poi ritornai al fuoco. Luciano fu intrepido e prode, stette sempre fra i più. avanzati e questo deve essere per lei conforto del piccolo male che il suo figlio ha risentito. Lo portarono allo spedale credo di Viadana; egli non era certo però del luogo ove Io destinavano per curarsi. Saprà dai giornali la nostra ritirata, onorata però perchè fatta dopo quattro ore di resistenza a un corpo quattro volte più. forte di noi e immensamente fornito di razzi, bombe, cannoni, etc. Ci difen­demmo coi pochi fucili contro i cannóni che tiravano orribilmente. Del nostro batta­glione sono forti le perdite; sopra 250; 50 fra morti e feriti che io sappia. Dei pro­fessori Pula morto e Montanelli ferito, poi due altri: uno ferito* uno prigioniero, non mi estendo in altri ragguagli. Stia tranquillo riguardo a suo figlio; quando saprò o spedale dove è precisamente ravviserò. Mi creda intanto suo
La saluta Tebaldo Peppiai, dev. servo
Salari Mario e Stefano. Ettore Bracci.l)
XVI.
Bozzolo* 1 giugno 1848. Carissimo Padre,
Le scrivo per mezzo di Cesare Bartolini studente amicissimo di Mario perchè la ferita della mano sinistra non mi permette che lo faccia da me stesso. La prego a star tranquillo, por l'amor di Dio e a tener la Mamma più quota che sia possibile,
1) Distinto legale fiorentino che alla morte del Luciani lo sostituì nella Presidenza del Collegio dei procuratori e dei Reduci dalle Patrie Battaglie*