Rassegna storica del Risorgimento
LUCIANI LUCIANO
anno
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1938
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pagina
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1133
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Lettere e documenti di Luciano Luciani 1133
XXXII.
Mio caro figlio,
Oggi lio ricevuta la tua cara del 12 scritta in quella del Paoli che mi ha riempito di consolazione. Penso però sempre di venire a trovarti per ricondurti meco e con tutta probabilità partirò col Corriere il 20. Se vengo ti porterò due paia di calzoni, un fazzoletto nero di seta. Se non vengo ti manderò ogni cosa. Per il restante te lo farò fare qua. Intanto potresti scrivere subito al Magg. Comandante Mosso iti per reclamare la spesa del vestiario dicendogli che tu non vuoi essere tanto a carico di tuo Padre* Mi sembra giusto. Ordinati intanto una blouse, o quello che crederai meglio per viaggio, ed un gilet.
Tu avevi otto francesconi; sei te li mandai a mezzo del Corriere che a quest'ora spero che avrai ricevuto da Brescia dal Sig. Allodi o Compagno; ti perveranno altri otto scudi del Posto, e siccome allo spedale non devi spender nulla, il denaro ti deve esser quasi tutto rimasto. Non ti deve mancar nulla, ma per la spesa completa vestiario faremo qui in Firenze. Regolati poi come credi. Abbiti ogni riguardo e riguardo in tutto e stai tranquillo. Se poi tu conti di partire per Cremona fai tu e regolati come ti diranno. L'allontanarsi da Mantova mi sembrerebbe prudenza.
Riverisci il Prof. Fulgeri, saluta il Paoli e tutti. Tanti saluti da tutti per te e la Benedizione. Addio
Tuo padre.
XXXIII.
Bozzolo, 19 giugno 1848. Egregio Sig. Dottore e Prof. Stimatissimo,
M'affretto a- rispondere al compitissimo di lei foglio ricevuto ieri sera con darle la consolante notizia che l'ottimo suo figlio Lucianino va ogni giorno di bene in meglio: nulla più lo assicuro hawi a temere né di flebite, né di artrite. Ieri mattina cominciò ad alzarsi per qualche ora senza nulla soffrire: voglio lusingarmi ed anche con fondamento, che poco più poco meno fra circa una ventina di giorni sarà in istato di rimpatriare e gettarsi nelle braccia dei suoi cari Genitori, e di ciò potrà assicurare anche la sua Sig.ra Madre, di Lei Sig. Dottore degnissima Consorte.
Dal canto mio non feci né più, né meno del mio dovere a vantaggio di un sì caro ed ottimo giovinetto e continuerò con zelo e premura a prestargli la mia, quantunque debole, assistenza fino alla di lui perfetta guarigione che, come dissi, non è tanto lontana.
La prego, stimatissimo Sig. Dottore, fare i miei più distinti saluti alla Sua Sig.ra e se valgo, non risparmi di comandarmi in tutta libertà e di ritenermi quale con vera stima e rispetto mi dichiaro :àJei
dev.mo, obb.mo, afi'.mo
servitore
Dotti Luigi Fulceri.
Tanti saluti anche da parte del sunnominato loro figlio