Rassegna storica del Risorgimento
HALTER FRANCESCO ; FORL?
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1938
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Qliverotlo Fabretti
L'UCCISIONE DI FRANCESCO HALTER NELLA PUZZA MAGGIORE DI FORLÌ
Uccisero a Forlì colonnello svizzero. Così nel Protocollo della Giovine- Italia (da lettera 30 luglio 1846 di Giuseppe Lamberti ad Antonio Lami). *) Notano gli Editori del Protocollo: Li 18 loglio (leggevasi in Cosi la penso,2) I, 53), il tenente colonnello Halter cadeva a Forlì, colto da un'arma a fuoco, in mezzo alla piazza, folta di popolo accorso ad un concerto, e pochi giorni dopo moriva . L'astio contro quei Birri repubblicani , la permanenza dei quali al servizio del Governo Pontificio aveva così eloquentemente stigmatizzato il Mazzini nel suo Manifesto ai Membri del Direttorio Elvetico, era cresciuto straordinariamente in Romagna dopo la morte di Gregorio XVI e l'esaltazione al pontificato di Pio IX. E a proposito di quell'uccisione, il De Boni aggiungeva: Alcuni soldati anelavano tosto vendicare il loro capo; ed era tale la febbre negli animi, che un ufficiale superiore si presentava al marchese Paulucci, Pro-Legato di Forlì, chiedendo una pronta e solenne dimostrazione di giustizia: Altrimenti, aggiungeva egli, i soldati se la prenderanno! . E il Paulucci rispondeva: Quando se la vogliono prendere, io fard suonare campane a martello. Vedremo a chi resterà la ragione! .3) Scrive Federico Comandini nelle sue Memorie: ...a Forlì, una sera [del luglio 1846], fu ucciso il colonnello degli svizzeri, mentre in piazza suonava la banda. Il reggimento, esasperato, voleva reagire contro la cittadinanza; ma questa, aiutata dai liberali delle città vicine, ebbe man forte, e le autorità, per evitare guai, fecero mutare il reggimento: quello di Forlì a Bologna, e viceversa. Mai però fu scoperto l'assassino del colonnello . *) A questo proposito, l'editore delle Memorie del Comandini, cioè il figlio di lui, Alfredo, nota quanto segue: Il colonnello svizzero chiamavasi Francesco Halter, di anni 50, e comandava il 2 reggimento straniero. Fu ucciso da colpo di pistola esplosogli contro nella Piazza Maggiore di Forlì la sera del 19 luglio 1846, mentre nella Piazza suonava la banda. L'uccisore, sebbene seguito da molti soldati, non fu raggiunto. Irritati per la morte del loro comandante, gli svizzeri minacciavano rappresaglie e grossi guai alla città. Il delegato 5) pontificio, laico, marchese Luigi Paulucci [de*] Calboli, spedì tosto una staffetta a Roma..., ed il 2 reggimento svizzero fu subito traslocato a Bologna* d'onde recossi a Forlì il 1. La sauna del colonnello Halter fu sepolta nella chiesa dei Cappuccini... . *) Col sussidio delle fonti cronistiche contemporanee, 1) è possibile dare molte altre notizie tanto sull'uccisione del tenente colonnello Halter, quanto solla gravissima situazione ch'essa determinò a Forlì.
*) Protocollo della Giovine Italia (Congrega Centrale di Francia), Imola, Galeati, 1916-22, voi. IV, p. 107.
2) "Èruna Cronaca di Filippo De Boni in 3 voli. (Losanna, Bonamici e C, 1846-47). Avverto, peraltro, ch'essa mi è rimasta inaccessibile.
3) Protocollo eh., voi. IV, p. 107, n. 4 (che continua e termina nella p. 109). Nello stesso Protocòllo si legge: II. tenente colonnello Svizzero si chiama Attor (da lettera 26 marzo 1847 di Pietro Laudi); gli Editori del Protocollo notano che bitter va corretto in HaUcr (voi. V, p. 122).
4) Cospirazioni di Romagna e Bologna nelle Memorie di Federino Comandini e di altri patriota del tempo (1831-1857)..., per cura di ALFREDO COMANDINI (Bologna, Zanichelli, 1899), pp. 79-82.
5) In verità pro-legato.
6) Cospirazioni, ecc., p. 82, n. 1 (che termina nella p. 83).
1) CALLETTI, Cronaca di Forlì, voi. Ili, p. 811 e segg.; BAGCARINI Cronaca di Forlì, voi. HI, pp. 193435. Le due Cronache sono mss., e si conservano nella Civica Biblioteca di Forlì.