Rassegna storica del Risorgimento

HALTER FRANCESCO ; FORL?
anno <1938>   pagina <1171>
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Vita dell'Istituto 1171
Presso lo storico Ponte dì Sant'Ambrogio sul Panaro i gitanti sostarono qualche minuto, e il Segretario del Comitato, prof. Morselli, opportunamente intonandosi allo spirito e allo scopo della gita, rievocò la battaglia ivi svoltasi il 4 aprile 1815 fra le truppe di Gioacchino Murat, provenienti da Bologna, e quelle austriache: quando cioè il celebre cognato di Napoleone marciava verso il Po, nella speranza di sollevare attorno a sé le popolazioni italiane e attuare queir ideale d'indipendenza che pochi giorni prima era stato solennemente affermato nel Proclama di Rimini.
A Bologna la comitiva fu ricevuta con squisita cordialità dal Direttore del Museo del Risorgimento e ordinatore della Mostra Napoleonica, prof. Giovanni Maioli. A lui il Segretario porse a nome del Presidente, trattenuto a Modena da altri impegni e di tutti i soci il saluto che il Comitato modenese, con quel senso di colleganza che nasce dall'identità degli ideali e degli studi, intendeva rivolgere al Comitato di Bologna. Il prof. Maioli, anche per i camerati bolognesi, ricambiò lieta­mente il saluto, sottolineando egli pure il significato della visita e augurandosi che l'esempio dato da Modena sia seguito, con simili scambi spirituali, da altri Comitati delle Provincie italiane.
Ebbe quindi inizio la visita alla Mostra, che si protrasse per oltre un'ora, e ne fu giuda lo stesso ordinatore, il quale con caldo eloquio e profonda dottrina illustrò agli ospiti gli oggetti più suggestivi della Raccolta: ritratti, autografi, manifesti, armi, uniformi, e tanti altri svariatissimi cimeli. Tanti essi sono che non è possibile par­larne qui; ma basti il dire che ve n'hanno alcuni così rari e preziosi da meritare essi soli la fatica di un viaggio, e la loro conoscenza si converte subito in commossa ammi­razione, se si vedono, come si deve, illuminati dalla grande storia, del Risorgimento italiano.
Con tali impressioni appunto i gitanti modenesi si accomiatarono, mentre veni­vano scambievolmente rinnovati i ringraziamenti e le espressioni amichevoli: infine tutti se ne tornarono a Modena, visibilmente soddisfatti di questa simpatica forma d'attività con cui il nostro Comitato procura di raggiungere i suoi fini culturali ed educativi .
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PAVIA. Domenica 3 luglio u. s. il presidente del Comitato ha partecipato in rappresentanza della presidenza dell'Istituto alla cerimonia per la riconsacrazione solenne del sacrario della famiglia Cairoli in Groppello, per troppi anni lasciato in oltraggioso abbandono. La cerimonia si è svolta alla presenza delle LL. AA. RR. i Principi di Piemonte e con l'intervento delle rappresentanze dell'Esercito e della Milizia, dell'Arma dei RR. CC, della Camera e del Senato, della Associazione Nazio­nale Combattenti, del Nastro Azzurro, insieme con quelle politiche e militari della provincia. Erano stati inviati anche i gonfaloni di varie città lombarde e quello di Roma. Al posto d'onore figuravano reparti garibaldini in camicia rossa, formati da reduci della brigata Alpi.
Le LL. AA. RR/, dopo avere assistito alla messa celebrata nella cappella della villa patrizia dei Cairoli, sono scese nella nuova cripta, decorosamente sistemata per animosa e animatrice iniziativa del Segretario federale, e S. A. R. la Principessa di Piemonte ha accesa la bronzea lampada votiva offerta dalle donne fasciste.
Ha pronunciato l'orazione celebrativa l'on. Ezio Maria Gray, che ha ricordato i fasti gloriosi della famiglia Cairoli, per la quale il culto più altruistico del volon­tarismo patriottico fu religione.
La cerimonia, militare e popolare a un tempo, è terminata con gli inni del Risor­gimento e con il commosso e vibrante saluto alle LL. AA. RR., alla Monarchia e
al Regime.
Esecutori fattivi per la parte storica il prof. Renato Sòriga e per quella artistica
Farcii. Mario Ascbieri.