Rassegna storica del Risorgimento

1849 ; FRANCIA ; TOSCANA
anno <1938>   pagina <1220>
immagine non disponibile

1220 Ersilio Michel
pour le prier de ne pas venir à Florence. Il parait cependant quc pendant quelques jours le General d'Aspre aurail késité, mais qu'avant bier, 21, il aurail rcc,u des ordres de Milan ou de Vienne, en présence desqnels l'hésitaiiou n'était plus possiLle.
Tout le monde à Florence, éprouve la plus grande trìstesse de l'arrivéc des Antri-chicns. Les mcmbresles plus avaneés du parti retrograde, conviennent eux-mémes qu'aucun symiòme de désordre ne justifie Foecupation de la ville.
Les Ministres ont de nouveau remis lem démission entre les maina du Commis-saire, et un article officici sera inséré ce sc-ir dans le Monitevr, dans le bui de bicn constater que le Grand Due désirait vivement que les Autrichìens ne vinssent pas à Florence.
Veuillez agréer, Monsieur le Ministre, l'assurance de ma considera don.
Walewski.
Effettivamente il giornale ufficiale del Governo toscano pubblicò una simile dichiarazione a nome del Granduca restaurato. Ma per la sua sincerità, cioè a dire per la sua doppiezza, essa era perfettamente uguale alla dichiarazione fatta precedentemente dallo stesso principe di non aver cioè invocato l'intervento delle baionette austriache, perchè lo ristabilissero sul trono. Essa era unicamente suggerita e motivata dalla segreta intenzione di non pregiudicare maggiormente la sua posizione di fronte ai liberali toscani di parte moderata e di non perdere totalmente quel po' di prestigio che gli era rimasto. Come è noto, gli Austriaci fecero il loro ingresso in Firenze il 25 maggio, che era di venerdì. I popolani non vollero negarsi la soddisfazione di godere uno spettacolo insolito e si affollarono per le vie a vederli sfilare. Ma molti cittadini, specie della borghesia liberale, rimasero chiusi nelle proprie case e soffrirono del lungo scalpitare dei cavalli e dello stridore dei carriaggi, come se ogni tacco schiacciasse una fibra vitale. E Gino Capponi ringraziò Dio di esser cieco per non vedere fltli aborriti invasori. *'
ERSILIO MICHEL
I) MATILDE GIOII BAHTGLOMÌHEI, II rivolgimento toscano e Vazione popolare (1847-1860). Dai Bicordi familiari del marchese Ferdinando Bartolommei, Firenze, Barbèra, 1905, pp. 39-40.