Rassegna storica del Risorgimento
CASTROMEDIANO (DI) SIGISMONDO
anno
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1938
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pagina
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1222
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1222 Giuseppe de Matteis
essere la riconferma estrema d'un, atto di fede nazionale, nella rievocazione d'un passato tutto proteso nel sogno d'un avvenire migliore, degno dell'Italia, fu negletto, osservato solo da pochi, e cadde, per così dire, tra l'indifferenza ingrata e l'ostilità delle nuove dottrine socialiste. Cattolicissimi entrambi, gli autori: il Pellico, con la sua velleità di approfondire un problema, che in realtà come pensiero religioso e filosofico rimane superficialmente abissale, e il Gastromediano che, alieno da ogni introspezione, confessa candidamente di voler custodire la fede degli avi.
Così il tempo della stesura e dell'edizione ci aiuta a determinare, oltre le ragioni dell'accoglienza fatta dal pubblico, anche il carattere dell'autore e le significazioni essenziali dell'opera; che, non di getto, ma tenacemente, faticosamente composta e riveduta, fu un tormento incessante, uno sforzo di memoria e di sincerità, una reviviscenza di pena e di affetti, un riesame di motivi ideali in cui attinger vigore per non cadere allo scetticismo, ed anche una fonte di scrupoli per il bel Duca bianco.1) Non opera d'arte: troppo semplice, troppo esuberante e sano è lo spirito che la informa, e ignaro dell'economia delle parti, della scelta dei particolari, della sapiente rinunzia al commento diffuso e sonante. Non che manchino tocchi efficaci, episodi artistici, scene di effetto potente: tutto questo v'è, e molto è stato detto, ricorrendo nei giudizi dei critici, 2) per analogia di grandezza, nomi gloriosi; e molto si può aggiungere al già detto. Qualche esempio ci dice quale uso scaltrito della parola avrebbe potuto fare il Castro-mediano: così, agli occhi ottenebrati del galeotto i riquadri delle spranghe di ferro incarceravan la luce ; in quelle bolge si viveva come nel fradicio d'una palude o d'un macello abbandonato , il puzzo vi era sì denso e soffocante, che potevasi fendere e palpare ; e il supplizio della catena, che legava a due a due i concaptivi;s) e l'ossessione del fracasso, delle grida, degli stridori, delle bestemmie: mancava ai migliori un angolo per restare un momento soli con se stessi ; ' si desiderava talvolta un buco sotterra per nascondervisi .5*
Talvolta sembra che l'ingenuità dell'apostolo non domini situazioni e parole che in quelle circostanze acquistano un sapore di forte .
i) Cfr. le lettere in appendice alle Memorie. s) Segnatamente di B. de Sancii e di R. Barbiera. a) Memorie* p. 166. *) Ivi, p. 46.
*) Jt, pp. 222 e 250-51. Vedi anche a p. 301 un foBCO ritratto del Comandante il bagno di Montefnsco.