Rassegna storica del Risorgimento
GORIZIA
anno
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1938
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pagina
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1249
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Gorizia ottocentesca, ecc. 1249
Alla- fine di marzo il luogotenente di Trieste segnalava al presidio del ministero di polizia in Vienna che il Favetti soggiornava in quei giorni in Udine. Ma più informato sembrava di essere il confidente Brenta , il quale nel suo rapporto, del 3 aprile, cosi scriveva testualmente:
Il già graziato d'alto tradimento di qnì Favetti, ex segretario del Municipio di qui dopo tante milanterie e rifiuti d'impiego in Italia terminò coli'andare a Venezia per unirsi ai suoi colleghi del Comitato d'azione o Repubblicano, ove, secondo qui dicesi prenderà forse stabile dimora.
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Nel mese di febbraio era stato dimesso il ministero conservativo detto dei tre conti, perchè formato dai conti Belcredi, Larisch e Mens-dorffPoullyil primo successore nel luglio del 1865 allo Schmerling e per conseguenza, nella tornata del 1867 della dieta provinciale di Gorizia, venivano eletti a deputati nel consiglio dell'impero Antonio Cerne ed il dott. Luigi Pajer.
Il 22 marzo Pacifico Tarassi, strenuo difensore del Favetti, deputato nel collegio di dividale, interveniva all'inaugurazione del nuovo parlamento in Firenze.
Il 1 aprile il Centro d'insurrezione dell'emigrazione romana lanciava un proclama per stimolare i Romani all'insurrezione sotto la guida di Giuseppe Garibaldi. I moti romani dovevano trovare, come vedremo più innanzi, un'eco anche a Gorizia.
Nel mese d'aprile, i nostri patriotti avevano voluto far imbestialire il de Kubeck, con un albero di magnolia che con i suoi fiori bianchi e le pagine della foglia, dall'una verde e dall'altra rossastra, dovevano spiegare pubblicamente e nel centro della città l'agognato tricolore della patria.
Ma ecco quanto il de Kubeck scriveva (N. 339 P) in merito alla luogotenenza il 12 aprile:
Onde poter arricchire questo Giardino pubblico con una pianta di valore, alcuni, amici del giardino e loro conoscenti fecero una colletta per raccogliere l'importo necessario per il trasporto nel giardino d'un albero di Magnolia sempcr vivens , che per la sua altezza e circonferenza appartiene alle rarità'della sua specie, appartenente al possidente Barago di Salcano.
Tosto che i capi del locale Partito d'Azione ebbero sentore di ciò, anche per il
latto che questo albero sempreverde porta dei fiori bianchi e rossi, formando così
jj. tricolore, vollero inscenare una dimostrazione politica coli'interessarsi del suo
Jievo e finito tale lavoro facendo cola alcuni tiri di mortaretti, chiamandolo albero
della libertà.