Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1938>   pagina <1252>
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1252 Ranieri Mario Cossàr
condussero a visitare la città e indi la portarono alla famosa quanto antica birreria Cattarmi*
Al Cattarmi si era portato il fior fiore italico dei cittadini i quali usando deferenti premure ed attenzioni nonché dolci pressioni costrin­sero i simpatici ospiti ad accettare il cordiale invito a cena, e sempre a braccetto, li condussero all'Albergo della Stella tutto intonato e in armonia coli9 ideale dove venne servita una buona cena.
Dopo la stessa venne inneggiato alla fulgida stella e tutto il raduno innalzò voti per la tanto sospirata redenzione anche di casa nostra.
A tarda ora i cari ospiti vennero accompagnati ai rispettivi alloggi e alla mattina dopo ripresa l'armatura si recarono alla stazione accom­pagnati, da gran folla di goriziani acclamanti dimostrativamente.
Moltissimi cittadini furono chiamati alla polizia e redarguiti e minacciati di misure severisoime qualora osassero ripetere uno scandalo simile .
La seconda spedizione di detenuti è sempre il patriotta Giu­seppe Le Lievre, che scrive avvenne circa dieci giorni dopo, ma i Carabinieri con nostra sorpresa vestivano la bassa tenuta di servizio. Consegnati i detenuti, alla Reale Arma fa proibito l'accesso in città. Fu loro concesso un breve rinfresco nel ristorante sul piazzale della stazione e col prossimo treno segui la partenza per Udine.
Ai goriziani fa proibito severamente di avvicinarsi a loro e un cordone di guardie di polizia ne impediva perfino un tentativo.
Uno stuolo di cittadini corse sul terrapieno della ferrovia occupan­dolo quasi tutto fino al ponte. Al loro passaggio li accolse un'esplosione formidabile di evviva.
Ma la polizia prevedendo ir gesto aveva dato l'ordine al macchinista di aprire le valvole dell'acqua bollente per spruzzare i dimostranti, parecchi dei quali riportarono ustioni in varie parti del corpo.
Tra i dimostranti v'erano anche donne e fanciulli.
L'Austria vigliacca e brutale cosi si vendicava! .
La terza spedizione avvenne 1*11 giugno. Fra i cittadini corse la parola: <c Tutti alla stazione . Ma la stazione era chiusa e guardie di polizia e soldati ne sbarravano l'accesso.
Arrivata la Reale Benemerita fu invitata a fare tosto la consegna dei detenuti e in pari tempo proibito ad essa di uscire perfino sul piazzale e disposto inoltre per la sollecita partenza di ritorno.
Il pubblico esacerbato prese d'assalto l'altura alla Bella Veduta di fronte alla stazione e dallo spianato di questa principiò ad urlare