Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1938>   pagina <1253>
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Gorizia ottocentesca, ecc. 1253
proteste frammentate a: Vìva la Stella, viva la Benemerita, abbasso i lugheri (peT tedeschi)! Evviva il Re, evviva il Galantuomo!. Evviva che si alternavano col Va fuori o stranier! Morte al bicipiteI.
Volarono anche delle sassate e venne tentato di penetrare con forza alla stazione. Operati una trentina d'arresti i cittadini furono puniti a 14 giorni d'arresto in forza della Patente imperiale del 1854.
La polizia passò inoltre la pratica procedurale al tribunale e questi cittadini vennero imputati di reato di violenza contro le guardie nel­l'esercizio delle loro funzioni, contro la sicurezza dello Stato e di per­turbazione dell'ordine pubblico. Il tribunale di Gorizia passò la pratica a quello di Trieste inviando pure gl'imputati alle carceri di Trieste il 23 giugno, giorno di Corpus Domini, incatenati a uno a uno proprio durante il tempo della processione.
IL tribunale di Trieste, non trovando nulla a loro carico, dopo qualche giorno li rimetteva in libertà.
* * *
Il 2 giugno veniva celebrata in tutt'Italia, con grandiose mani­festazioni, la Festa dello Statuto.
I patriotti goriziani non vollero che qualche cittadino immemore si dimenticasse di quella ricorrenza e la notte dell'I vennero issati due grandi tricolori uno su d'un ippocastano davanti la caserma in Piazza Grande, l'altro sopra l'insegna della dolceria Cesciutti in via Signori. Le case vennero ricoperte di manifesti di questo tenore :
Oggi
d'Italia il Regno
Tatto è festa.
A spezzate catene e lealtà di Re
Esulta 1 popolo Sovrano
Gorizia
Dall'Isonzo al Timavo
Terra Italiana
Esecrando l'Absburgo
All'Italia rinnova
Ghiro di fede.
Nelle prime ore del 13 giugno il falegname Antonio Gorgnolan detto Toni Ciamaruzza metteva in pugno a Nettuno, che sovrasta la fontana settecentesca in Piazza Grande, una bandiera tricolore,