Rassegna storica del Risorgimento

GORIZIA
anno <1938>   pagina <1264>
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1264 Ranieri Mario Cossàr
L'uomo di fiducia ed il referente può fare fino ad un certo punto ed il resto spetta all'Autorità che viene informata per Superiore sua notizia.
E da osservarsi che tardi assai, ma pur dicesi che ad instigazione di Giovanni) Batt(ista) Rasatti, Goduta (Giuseppe), G(iovanni) B(attista) Studenirio tutti merciaj (in Piazza Grande) di qui fosse eseguita un mese dopo la deliberazione dal carcere del Merlo sud(ett)o Rasatti figlio etc. altra dimostrazione in un paese tre ore da qui discosto che si limitò ad evviva per la scarcerazione, ma però infinisce a credere che il partito sovversivo cerchi il largo della campagna per togliersi a misture ed a scoperte.
Aggiungo per ultimo che il Merlo col 31 corrente dev'essere in dibattimento Pretoriale con ltAgg(hm)to Scordilli a definizione del pendente processo, e che in queste ricerche mi si è fatto credere che il Perez legatore di libri autore dell'uccisione di Mandricardo si trovi precisamente a Milano, andatovi coll'ajuto e soccorso di questi liberali che lo mantennero a loro spese.
Gorizia 29 Ottobre 1867.
L'agente segreto Brenta aggiungeva, due giorni dopo, ancora queste informazioni:
(3290 Ria.):
In relazione allo scritto del 29 devo aggiungere che questa mattina le guardie arrestarono li nominati Merlo, Ianski e Budau con molti altri pell'afFare indicato in quél raporto, essendosi scorsa l'Autorità politica locale, forse dalle gravi lagni che vernano fatti dai ben pensanti e dal partito conservativo stanchi di essere a cattive con­dizioni per una masnada di pochi mascalzoni negozianti piccoli, artisti, slavi (?) ed Ebrei fomentatori della perturbazione della quiete e dell'ordine pubblico, dicendosi comunemente vi vorrebbe nell'Autorità più energia e rigorose misure; correndo pure voce che motore secreto del fermento sia il noto Favetti ex-segretario Municipale, che voleva far saccheggiare Gorizia ed aveva dato l'Elenco al partito d'azione de signori, come sottoposi in vecchio scritto.
Il Budau fece resistenza colla forza nell'arresto e doveva far confronto allo Scor­dilli, Martini e Zaffimi pel noto dibattimento oggidì, e non so se quel dibattimento Pretoriale avrà effetto.
In quei giorni il barone de Kùbeck era in grandi faccende per scongiurare il pericolo che il Favetti venisse riassunto quale segre­tario comunale, come s'era diffusa la voce, e, nel mentre informava (N. 16 P. P.) il barone de Bach, che il Favetti era veramente, se anche ora in segreto, il capo del partito italiano in Gorizia il conte Taaffe, ministro dell'interno, con una nota (N. 5049 M. I. del 1 novem­bre) ribadiva anche lui tale opinione al luogotenente di Trieste.
II noto passato di questo individuo, che può ancora adesso venire considerato per il capo del partito goriziano di tendenze sovversivo, cosi pure le speciali condizioni della città vendono desiderabilissimo che una tale decisione del consiglio comunale di Gorizia venga possibilmente tenuta lontana.