Rassegna storica del Risorgimento
ARCHIVI COMUNALI
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1938
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Guido Vicenzoni
che segnano lo sviluppo demografico ed economico della Lombardia durante la dominazione austriaca nel secolo XV1H, durante la Cisalpina, la Repubblica Italiana, il Regno Italico, e così via via, attraverso i vari Governi, per discernere quei fattori cbe andarono preparando inconsciamente il concetto di Patria, e l'aspirazione all'indipendenza nazionale. Nei piccoli vecchi archivi degli Enti comunali si riesce talvolta a percepire, efficacemente sintetizzato,l'affannoso travaglio della popolazione; le aspre crisi di passaggio da un regime all'altro, e le diverse insorgenti difficoltà; spesso le condizioni ambientali rivivono, nella breve cerchia del villaggio, con schietta e vivace rappresentazione e con esuberante varietà d'aspetti; e ciò, per la Lombardia, potrà essere utile a complemento degli studi compiuti in altri archivi, dal dott. Salvatore Pugliese, dai prof. Ciasca, Luzzatto, Corrado Gini, Boldrini, Vianello, ecc.
Sfogliando le carte di alcuni piccoli Comuni delle provincie di Milano e di Varese, come si è fatto, si può seguire lo svolgersi di certi fenomeni economici, che tanta importanza ebbero nella trasformazione sociale e politica: e per citare un esempio, nei Comuni rurali, compulsando le diligenti e continuate statistiche austriache di produzione, che in parecchi luoghi risalgono alla seconda metà del Settecento, si mette in evidenza quale ricorrente fenomeno il contributo dato, alla ricchezza agricola, dal passaggio delle terre signoriali dal sistema di conduzione diretta a massaro, al sistema dei nttabili, nuovi elementi quindi, e nuovi valori introdotti che, con altri, come lo sviluppo dell'industria, dovevano fatalmente trasformare l'ambiente, e far assurgere il paese a più alti destini.
L'obietto principale di questa iniziativa limitata alle due provincie di Milano e di Varese, giurisdizioni del Comitato di Milano era quindi quello di dare referenze e segnalazioni, attraverso le Autorità podestarili, per compiere, in un secondo tempo, delle esplorazioni presumibilmente utili: fu quindi diramata una lettera circolare ai signori Podestà, accompagnata da una facile scheda, che richiedeva alcune risposte sintetiche. Per prima cosa si domandava l'anno d'inizio dell'archivio; con altre domande si volevano poi brevi ragguagli sulla collocazione, sulle eventuali lacune, e sulle carte più notevoli della suppellettile documentaria; e se questa fosse stata eventualmente oggetto di studio e di qualche pubblicazione. A prescindere dalle informazioni archiviali del Comune, la scheda richiedeva ancora se, in altri archivi parrocchiali o privati, o in librerie del paese, esistessero manoscritti, pubblicazioni o cimeli degni di essere elencati.