Rassegna storica del Risorgimento

ARCHIVI COMUNALI
anno <1938>   pagina <1279>
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Gli archivi dei piccoli comuni 1279
Pervennero al Comitato le schede di risposta, compilate da più di 200 Podestà o Segretari comunali. Numero notevole; e nel com­plesso, si danno utili informazioni, pur attraverso a molte manche­volezze, che già erano state previste; e dipendono anche dal fatto che i segretari e gli impiegati sono oggi oberati di lavoro, per pratiche sempre in aumento, e il più rapido ritmo della vita amministrativa degli Enti Comunali.
Tale situazione venne confermata da qualche successivo sopra­luogo, compiuto là dove appunto la prima incompleta referenza lasciava però adito alla speranza di raccogliere, dagli spogli, un mag­gior numero di indici notevoli.
Veramente, nel breve esposto delle schede pervenute, vi è come ho fatto osservare un complesso di referenze parziali non trascurabile, sotto diversi aspetti; complesso che può essere utile, per seguire, fra l'altro, nelle comunità minori, i contraccolpi dei trapassi di regimi nel Settecento e nell'Ottocento, esaminando, di tali piccoli aggregati, le condizioni e i progressi agricoli; in una parola il travaglio delle esigue collettività, anch'esse feconde di risorse, e di cui alcune dovevano rapidamente divenire in seguito centri di molteplici e floride industrie.
Nelle due provincie prese in esame, risulta che 15 Comuni ini­ziano i loro archivi nel Settecento; 28 negli anni intercorsi fra la Repubblica Cisalpina e il Regno Italico; 97 fra la caduta del Regno Italico e il 1848.
Risulta ancora che, per antichità di documenti, il comune di San Colombano al Lambro (Milano) è quello che detiene il primato, perchè si inizia nel 1396; ma ha una lacuna, un salto di tre secoli, che, da quell'anno, lascia un grande vuoto sino al 1627. Con tuttociò una certa importanza deve avere, senza dubbio, questo archivio, come appare dalla diligente relazione podestarile, per i proclami, gli editti, le corrispondenze con le autorità governative austriache del Sette­cento; per ordinanze di culto, proclami di guerra di Eugenio Napo­leone, requisizione militare, disposizioni per passaggio di truppe, ecc.
Notevole è pure l'archivio del comune di Rosate (Milano), che ha principio nell'anno 1522, e nel quale non risultano lacune, né venne mai fatto oggetto di particolare studio; e sono venerande, per età, le raccolte archivistiche comunali di Carate Brianza, che fu campo di ricerche del marchese Luigi Cusani Confalonieri; quelle di Triuggio (1785); quella di Cuggiono, che risale al 1770, del quale non è possibile scrive il Podestà indicare il contenuto perchè