Rassegna storica del Risorgimento
MAZZINI GIUSEPPE
anno
<
1938
>
pagina
<
1297
>
Libri e periodici 1297
Poi e contemporaneamente l'inizio della propaganda orale: il 3 ottobre Battisti apre la serie delle conferenze che chiuderà a Roma quando dal Campidoglio dopo l'orazione di Gabriele D'Annunzio getterà alla folla convenuta in quel 18 maggio brevi ma indimenticabili parole: Tutti alla frontiera col cuore e con la spada. Un centinaio di conferenze per cui va peregrinando in tutta Italia da Venezia a Cagliari, da Verona a Palermo portando il verbo per la giustizia pei popoli oppressi, dimostrando come il raggiungimento dei confini storici non sia la sola ragione della guerra ma ben quella più alta di civiltà minacciata dall'invadente e prepotente militarismo ed imperialismo germanico, contro il medioevale conglomeramento dei popoli in Austria.
E acutamente analizzato è l'ambiente in cui Battisti fa sentire la sua voce appassionata per cui l'autrice ci dà con evidente chiarezza la fisionomia di ogni città, nonché le ragioni profonde dell'accoglienza fervida o ostile che Battisti ebbe a incontrare. E molti nomi che furono all'avanguardia del movimento interventista sono qui ricordati con commosso accento di cui parecchi rientrati poi nell'ombra paghi di aver risposto ed agito da italiani in un momento decisivo.j>es-xa storia d'Italia. Ed il crescente interesse per le Provincie irredente che Battisti poteva di volta in volta constatare riempiva Usuo cuore di una immensa gioia. La personalità di Battisti, la sua parola calda e suadente lontana da ogni retorica conquistava il pubblico più indifferente: si siinple, si doux, si modeste, dont le regard ardent montrait la nostalgie du martyre esclamerà Fon. Lorand, un profugo belga dopo averlo ascoltato in una conferenza.
E il sindaco di Asti personalmente neutralista lo inviterà a tenere una prolusione nella sua città per l'Intervento 1
E man mano che l'opinione si orientava vergo questo. Battisti dirada le conferenze per dedicarsi alle pubblicazioni e alle carte topografiche per lo Stato Maggiore.
E quando il pubblico italiano è conquistato, quando Battisti esce dal suo colloquio col Re dopo la presentazione della petizione per l'Intervento (il 23 maggio) con la commossa persuasione del consenso profondo del Sovrano alla causa degli irredenti, la certezza dei fati e della vittoria irraggia il suo volto.
E il Messaggero che Trento aveva inviato attraverso l'Italia il 29 maggio parte per il fronte soldato negli alpini.
Semplice soldato negli alpini richiamatovi dalla nostalgia delle sue montagne tanto amate e studiate, soldato tra i soldati a dividere le più umili fatiche !
Libro di storia imparziale e veritiera che è anche di ammaestramento e di edificazione e che la Vedova di Lui volle scrivere come dovere verso i Vivi e verso i Morti .
BICE RIZZI
CORRADO MASI, Gente nostra nel Mediterraneo Occidentale; Bologna, L. Cappelli, anno XVL pp. 341. L. 20.
Chi conosceva già, della medesima collezione Italiani nel Mondo, pubblicate da Licinio Cappelli le pagine che Corrado Masi, tre anni or sono (presentate ai lettori da S. E. Piero Parini), dedicava all' Italia e agli Italiani nell'Oriente vicino e lontano dal 1800 a oggi, ritroverà con nuovo e dilettevole interessamento continuata e accresciuta l'accurata disamina che il Masi va facendo dei diritti storici dell'espansione di nostra Gente, ormai acquisiti, si può dire, in ogni paese del mondo conosciuto.
La rara competenza che distingue l'A., nelle questioni mediterranee e soprattutto per quelle nord-africane, ha riunito, in un insieme organico e solido per erudita materia, vari argomenti* Ciò che si era scritto, in proposito, da altri, è stato riveduto con meticolosa indagine; il confermato fu reso evidente con definitivo apporto documentario} nuovi elementi aggiunse poi il Masi, desumendoli da ulteriori ricerche d'archivio.
Non si tratta di pagine puramente descrittive di episodi, o di contributi utili a biografare i precursori e i pionieri. Sono, invece, pagine vecchie e come tali dimenticate; o nuove e come tali ignorate per la maggior parte di storia nostra.