Rassegna storica del Risorgimento
ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno
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1917
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pagina
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133
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Il carteggio di Urbano Lampredi con Luigi Angehni 133
fondalo a Modena, ma gli intrighi de' suoi nemici non glie la fecero ottenere, ed allora abbandona Sorèze e parte per la Spagna, allo scopo di raggiungere Lisbona, e di imbarcarsi per Londra.
Ma a lUadricl viene derubato di quasi tutti i suoi risparmi, e qui allora dovette fermarsi a luttgrl' 1808, allontanandosi precipite!? samente quando a Madrid entrò IVesercitò napoleonico, domando nel sangue Vinsurrezione che gli spagnoli chiamano con tenore il dos de nwyo ; fece ritorno a Sorèxe, dove riebbe la cattedra Che aveva lasciato. Ma ancora l'irrequieto suo spirito non gli dà pace, abbandona nuovamente la Francia e se ne viene a Milano, dove stringe amicizia con Vincenzo Monti, con cui fu, d'allora, sempre in cordiale relazione. '
A. Milano il Lampredi ottenne l'insegnamento della matematica, come professore dei giovani imperiali, e fu precettore per la matematica e per la lingua italiana, alla figlia del Monti stesso, alla bella e intelligente Gostanza.
Giovò al Monti nelle versioni dell'Iliade e fondò col Monti stesso, col1 Bréislak e col Musloxidi il Poligrafo, giornale letterario che cominciato il 7 aprile 1811, terminò il 27 marzo 1814, dove fra l'altro, il Lampredi, che sottoscriveva con l'iniziale .4, vi scrisse una lunga critica sulTAiace del itecelo, un'altra su di un Mogio del Compagnoni, articoli che gli procurarono nuove inimicizie. Non -èvmjj come elicono i suoi 'liiogi'alì, che l'articolo contro: il Compagnoni, allora .consigliere di Stato presso il Viceré Eugenio, fruttò nel lS:t restilo da Napoli al Lampredi.
La vera ragione è detta nella lettera airMgeloni che pubblichiamo in Appendice del 4 agosto 1821.
Costretto ad allontanarsi da Milano andò nuovamente ramingo per la Francia, per Inghilterra e da ultimo lo troviamo a Ragusa, sulla costa dalmata.
Anche lontano' continuò la collaborazione a varii giornali italiani fra cui VAntologìa -di 'Vku'sseux, tenendo con questo illustre diffusore della coltura italiaua, un largo carteggio.. Fu un vero amico deirw-tologia: da Parigi, da Firenze, da Napoli e da Ragusa, dove 10 sospinsero le vicende di una vita agitata, il Lampredi mandò al Vìètis-seux, nn da quando iniziava appena il giornale, scritti suoi numerósi, peeefSiorii di opere nuovtftttìlsaminedi testi antichi, dialoghi e discorsi
J pei- l rapporti fra il Monti oli Lamprodi oltre aU'EpJstolario montìanoraccolto (le) Bertoldi e Mastzftttnti, vedi, BÀRBI, tfmm ttffffiante ,<?//' Epistolario dot Monti, i Sasseffm BMiogr. delio Ioli, ital., 1898, n. 9-10.