Rassegna storica del Risorgimento

ISTRUZIONE MILITARE
anno <1939>   pagina <3>
immagine non disponibile

LA STORIA NEGLI STUDI MILITARI
Il Comando del Corpo di Stato Maggiore ha cambiati i programmi di storia per gli esami di ammissione all'Istituto Superiore di Guerra ed il Ministero ha riportato in onore i temi storici negli esami vari che gli ufficiali debbono sostenere per progredire nella gerarchia. La grande maestra della vita è ritornata in onore. Apparentemente vi era sempre rimasta ma in realtà ne era stata imprudentemente ban­dita. Tutti gli esami si erano nei tempi ultimi fermati agli avveni­menti vicini o vicinissimi al nostro tempo e si erano più che altro esclusivamente orientati agli splendidi esempi che ogni giorno ci dà la vita vissuta. .
Politica che tendeva a scivolare nella retorica e non storia, e peggio una politica senza analisi ed una esposizione pretesa in forma schematica. Ne nascevano una quantità di affermazioni senza dimo­strazione, di mottetti, di postulati sopra fatti e questioni in continuo divenire che la realtà varia e dura della vita politica si incaricava di smentire. Cose buone oggi od ottime, ma non passibili di cristallizza­zione, che le esigenze politiche del domani si incaricano di dimostrare passeggere e di transizione e superate dagli avvenimenti rapidi di una vita che si evolve senza soste come in tutti i periodi rivoluzionari. Gente che si disorientava nei due campi: in quello degli esaminati ed in quello degli esaminatori.
Non saremo proprio noi ad inorridire degli studi politici nella vita militare od anche semplicemente a sollevare dubbi sulla loro utilità. Vogliamo soltanto affermare che non vi può essere studio sistematico e regolare della politica che non sia fondato sopra gli studi storici. Vogliam dire che cade in grossolano errore chi confonde la storia con la politica, o considera storia la cronaca, o, comunque, degli avve­nimenti vicini nel tempo presume di trattare come di fatti storici acquisiti.
Se la storia fosse, e non è, una catena di fatti, basterebbe met­tere in riga codesti paracarri per segnare il cammino della umanità che apparirebbe rettilineo dal tempo delle cose note fino ad oggi. Ma il cammino della umanità non è rettilineo. Avviene che, come ciascun uomo è creato col proprio carattere e colla propria individualità, cosi i fatti assumono volti diversi secondo gli occhi che li guardano, gli spiriti che li analizzano,'! tempi che li giudicano. Mentre esiste