Rassegna storica del Risorgimento

ISTRUZIONE MILITARE
anno <1939>   pagina <5>
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La storia negli simH militari 5
La dottrina politica è legata all'arte di governare gli uomini; e fuori della storia l'uomo è nulla. Ma nel mondo in cui viviamo è palese la volontà di tendere verso qualcosa e qualcuno che trascende anche la storia, così che questa appare essenziale alla politica; ma certa­mente non capace di risolvere il problema della vita. Lo storicismo dei nuovi saggi del nostro tempo è tanto lontano dalla concretezza della storia quanto lo è la speculazione astratta dalla realtà della esistenza. L'uomo si muove nella storia ma lo spirito della umanità è cosa diversa da quella.
Questi strettissimi legami fra la vita e le sue esigenze, la politica e la storia debbono essere presenti agli uomini d'arme, ai capitani, ai comandanti di eserciti. Costoro sono chiamati ad assumere le più tremende responsabilità nelle ore gravi, nei terribili passaggi che il destino presenta ai popoli ed* agli Stati, nelle crisi di sviluppo o di decadenza che sono loro riservate.
H capo militare deve essere nutrito di storia per sapere di po­litica. Se non sa donde vengono non può dedurre dove siano destinate ad andare nella loro marcia le folle in armi che egli deve guidare alla vittoria. Se non ha assorbito nel proprio sangue il senso delle cose avvenute non potrà avere chiara la visione di quelle che debbono avvenire. Se non conosce da quale spirito sono animati, di quali tradizioni vivono come singoli e come masse gli uomini che comanda egli non potrà mai essere un capo e non potrà mai guidarne la marcia anche come elemento in sottordine.
Non è sufficiente lo studio dell'ultima guerra come studio della storia. Quegli elementi concreti e certi che coi loro precedenti e coi loro suggerimenti costituiscono i fatti che segnano le pietre miliari della storia non sono ancora ritrovati nella guerra 1914-1918 e non sono ancora fermi. Perchè la ricerca dia frutto è necessario che la lava incandescente abbia preso forma e si sia raffreddata. E necessario che la documentazione esca tutta donde si trova e sia nota, vagliata, stu­diata. È necessario che gli uomini vivi abbiano sfogate le loro passioni, detta la loro parola, conclamata la loro verità, lasciata affondare come cosa morta la lóro menzogna, sepolta col loro corpo la loro miseria. Un oceano di luce sorgerà sopra tutto ciò dove non spira più alito di vento, dove le coscienze hanno il loro riposo, dove ciascuno ha il suo. Oggi la politica della guerra è ancora in atto. L'ultima parola non è detta ancora a cosi grande distanza di tempo, tanto vasto e profondo è stato il ciclone. Chi può dire oggi con certezza di essere stato il vit­torioso, quando la giustizia non è ancora venuta a conclusione e gli egoismi ed i tradimenti non hanno ancora trovata la loro Nemesi?