Rassegna storica del Risorgimento

ISTRUZIONE MILITARE
anno <1939>   pagina <7>
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La storia negli studi militari
politica di tutte le parti in contesa, e cioè di tutta l'Europa nel periodo della guerra, che ha portato come conseguenza fatale della incapacità di rottura un simile esaurimento, è certamente dovuta alla divisione dei poteri politici e militari. Sia che questa frattura fosse conseguenza della incapacità degli uomini a tenere il comando in piena unità, sia che la mancata unità originasse di per se stessa la debolezza che abbiamo analizzata, identiche sono le conseguenze. Talune circostanze di fatto sono tuttavia accertate e ben sicure: che cioè sono caratteristiche di tutta la cultura democratica, positivistica, materialistica, determi­nistica del secolo XIX queste paure che la politica ebbe delle armi dopo gli splendidi e superbi esempi napoleonici. Dalla educazione, dalla formazione del tempo discende la assoluta impreparazione poli­tica dei generali e, peggio, quella degli uomini politici alle armi, così che gli uni non comprendevano nulla delle cose politiche e gli altri erano assolutamente incapaci ad assorbire alcunché di militare e quindi ad apprestare quanto era necessario alla difesa della Patria. La storia veniva studiata con l'orrore di tutti gli uomini che avevano rivelate insieme qualità politiche e militari come dei più perfidi tiranni. Queste virtù necessarie in tutti i tempi ai grandi capi di popoli, a coloro che avevano trattata la guerra e conquistata la vittoria e la pace, erano ritenute orribili difetti in danno dei popoli.
La politica democratica aveva deformata la storia frangendo questa indispensabile unità ed aveva raccolti i frutti sanguinosi che abbiamo veduti.
H nuovo tempo, che crea ancora gli Stati totalitari ed autoritari, dona nuovamente ai popoli i grandi capi militari dei quali hanno bisogno. Ancora quindici anni addietro il sostenere queste verità poteva ìar tacciare di pazzia, come avvenne a me, ed arrecare con­seguenze spiacevoli; ma ora i tempi sono mutati e non vi ha chi non veda ad un tempo la necessità dell'unità del comando e quella di trar sano profitto dalle esperienze della storia. Oggi non vi ha chi non veda che la impreparazione degli uomini politici a tenere il loro posto nel governo militare e degli uomini formati esclusivamente per la guerra, quali sono gli ufficiali destinati al comando, ad agire, a muo­versi, a comandare nel campo politico, è la più grave iattura per la unità dello Stato, unità indispensabile nel momento della guerra. La deviazione, dovuta come si è detto alle estreme conseguenze delle dottrine del secolo XIX, trova oggi finalmente i suoi correttivi anche nelle scuole e negli elementi prettamente teorici e speculativi che concorrono a formare lo spirito dei. giovani.