Rassegna storica del Risorgimento
ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno
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1917
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pagina
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144
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ÌU
(Smelo Buntioo
zloni sulle prime note die fin qui, cioè da due giorni, ho potuto fare, fognali vorrei (se sei, come credo, in buona corrispondenza con lui) che tu ancora vedessi. Esse ragguardano speciaimeate il 3Ù verso che incomincia che la diritta via, ecc., e l'altro sicché il pie fermo ecc.,
L'opera del Monti, e più ancora quella del Pertìcari, sono eccellenti nella loro sostanza, se non che sono riprensibili In ciò che sentono studio di parte, e uditi, dàniaò; alla Toscana quel che è della "Toscana; e male, cred' io, il Perticali l'appoggia, e fa tutto quello, sfuggito all'autorità del Dante stesso. Intorno a ciò mi girano per la testa alcune idee, che forse In. questo Inverno diffonderò sulla carta. In sostanza io penso che se il Dante il Petrarca, il Boccaccio fassero staiti allevati fuori dalla Toscana avrebbero col loro ingegno distese belle fieritture nui Tuoni qualile hanno distesele -db Èra tutti i dialetti allora vigenti d'Italia il solo Morentii.ro poteva. ilare il materiale (quantunque rozzo) chejloi'o ha dato. Se In scrivi qualche cosà su questo argomento, prendi la cosà dolcemente, specialmente verso l'ottimo Pertìcari, che come avrai veduto unisce sì bene la pratica al precetto. Monti poi al tuo è un Ajace furibondo che ammazza uomini pecore* o un Eccole che. con la medesima clava mena forte sopra .giganti e sopra pimmeL Egli fica gii, apostoli della lingua e un S. Paolo, come il Pertìcari è; in S. Giovanni.
Aspetto con grande ansietà il tuo librò, piando che vengami e con magr: giore aspetto te in Italia. Vale et ine ut facis adorna.
LAKPRBBI
Napoli SU dicembre 18] U.
Carissimo Angolani,
Ho lotto con sommo piacer la tua nota, che sarà inserita in questo mese in uno di questi due giornali, non so se/I la Biblioteca AnalMisa o il Magazzino. È parso a me ed alcuni amici cbjt tu abbia àncora alcun poco ammorbidito il tuo etile éwitico; fli cto fi tnotiio piacere" a tutti, quelli che ti hanno nel pregio ch mèrilsiv Ho serMo, m Roma per quel libro, che mi fìi gola quanto altra còsa mai la pia dolce, ma fin ad ora Mone. Prelà non ha risposta né àrnie, nò a un mio corrispondente di Roma, Intanto ìe ne ringrazio di tutto cuore;: tìdM -pM puoi farmene pervenire una dozzina di copie per vendersi fcmj- por maattmim- terra. Il tato libraio o stam-patoroibbe;lntendoràiai,flb questo libraio Mr.Rovel 0 quale ha la chiave necessario,, e buona, -e'ftfìnxea per far entrare questa sorla di merce, lo credo però che per mare sarebbe la vìa più. sicura, ma bisognerebbe che il corrispondente di Marsiglia desse'di Comitato'taecessarleistruzioni.SaiutaBia-gioli, cui dirai taf pei la.' tesati, via, e con maggiore,[fàW tutta la sicurezza, mi spedisca altrettanto copte dei suo Dante col prezzo, ecc. Io non penso ohe la libertà con la quale compera [aio) due sue note, scrivendogli, Io abbia Indispettito contro di me. ÈV avrà già veduto l'artlcolette che fro fatto inserire In questo giorttàió .potòileo di Napoli a wmunj* uuìejo. Molta coso aroel puro