Rassegna storica del Risorgimento

ANGELONI LUIGI ; LAMPREDI URBANO
anno <1917>   pagina <145>
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Il carteggio di Urbano Lampredi con Luigi Angeloni 145
io a dire a Monti e a Perticavi, ma per una certa fatalità di accidenti e di circostanze ini manca il tempo, Spero però che nella futura estate anderò per due o tre mesi a stare in Serivento, e colà scorabocchierò anch'io della carta. Io sono in corrispondenza non con Perticarli ma con la sua moglie che per ciò non disgradano quelle del Caro, e ha scritto un poemetto in ottave in due canti mWorigina dèlia, rosa, che hanno spesso spesso sensibilissimo sapore Poiizianèo. Ella ha studiato e studia moltissimo sui classici nostri e su' fittlttijj.fi.edo che avremo in lei un letterptìi primo orditìe altro non la distrae dai buoni studi, lo che trattandosi di giovane e bella donna non e impossibile. Essa e il marito stanziano presentemente a Roma molto onorati da quei letterati. Egli e Monti veramente hanno avuto torto di tanto vilipendere, il buono- e. benemerito Prete veronese, ma tu sai che la maniera di dire le CQ8 sì molli che acerbe dipende dal carattere morale dello scrit­tore. Monti derive iti letteratura polemica come S. Paolo sul fatto delle costu­manze religiose, e se Perticali ha scagliato anch'ei qualche dardo, son d'opi­nione non averlo lui fatto col medesimo animo, e per la stessa cagione, ma per riprodurre qualcuna di quelle espressioni che Dante scagliava conlxo.gÉ scrittori di frasi plebee de' tempi suoi.
Questa lettera vi sarà recapitata dal Basti nostro, eoa Racchiudo perche non mi ricordo più. dei segni della tua abitazione. Scrissi a Molini, che tu gli avresti scrìtto da Parigi intorno alle ottanta copie che gli lasciai del tuo Guido. Vale patriae, Uberie et amicis, e al tuo
LAHFBHDI.
Mio carissimo Angeloni,
Ho ricevuto, ma non letto, se non a brani, la tua Italia, perchè secondò la sua qualità d'uscente,1 m'è uscita di mano, e passando dalla mia In quella d'un amico, va uscendo di mano in mano, e non so quando ritornerà nelle mie.
Varii com'è naturale, ne sono i giudizi. Alcuni, lodano ciò che altri bia­simano; ma fettttt.coiiveng;ono della sua .utìlrifciSe' tu vedessi che squadernar d'occhi, che marcar di cigli fanno i buotii Napoletani ti sganosoleresti dalle risa. Figurati, ohe avendo il compilatore di questo giornale politico apposto per nota ad una mia proposizione letteraria Solenne bestetnmiat e volendo tifi rispondere che da questa Ife da padre inquisitore si scorgeva bene che la botte dava del m vino (egli e pretesi revisori non vollero permettere que­st'orrida contumelia. Bel resto, ammirando io k severità del tuo stile, e la sagacita de' concetti tuoi,;parmì da un altro vèrso (e pare a molti altri) che bisognerebbe mitigar quello con un poco di setteòenUèmo, e<non ripetere tonte volte quelli, e i fatti sopra. ì .quali sono appoggiati.
Allude alPopcm dell'Angolani, DaìVliaUa, immite il rffeMKftf tótì/roj*PnnrM IV dedicali all'italioti naaiom. Parigi, prewo l'ouloro. 1818.
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